TREVISO - Prende a schiaffi la fidanzata, in pieno centro, sotto gli occhi dei passanti. È stata una di loro a fermare quella violenza insensata andata in scena giovedì sera, alle 21.30, in via Martiri della Libertà, tra piazza Borsa e la loggia dei Cavalieri. Protagonista una coppia di giovanissimi. «Ho sentito delle urla mentre tornavo a casa in bicicletta - racconta la commercialista Alessandra Gazzola, ex assessora ai tempi della giunta Manildo -. Un ragazzo bestemmiava e colpiva una ragazza.
Picchiata in pieno centro
La donna si è avvicinata e si è messa in mezzo fra i due giovanissimi, per evitare che la ragazze continuasse a prenderle. «Lui aveva tutta l'aria di una persona alterata, non so se per alcol o altro - prosegue -. Mi si è avvicinato con fare minaccioso e mi ha detto "Che c...vuoi? Non vedi che è ubriaca?!". Per un attimo ho temuto che colpisse anche me». Quella frase, che suonava quasi come una giustificazione alla violenza, ha innescato una reazione. La commercialista ha messo da parte ogni timore e ha replicato, indignata: «A parte che fra i due quello alterato mi sembri tu, anche se lei fosse ubriaca, questo non ti autorizza a picchiarla!». Le grida e il trambusto hanno attirato altri passanti oltre a quelli che erano nei paraggi e che fino a quel momento erano rimasti a osservare, in silenzio. In pochi minuti si è formato un capannello di gente che di fatto ha creato uno scudo alla ragazza: «Non toccarla più». Tanto che il ventenne violento si è allontanato e qualcuno ha chiamato le forze dell'ordine.
«La ragazza piangeva - dice Gazzola -. Tra le lacrime ha detto che quella era la terza volta. Cose del genere sono inaccettabili». Al di là della violenza in sé, quello che ha indignato la commercialista è stata la giustificazione addotta dal ragazzo: «Sta passando l'idea che se una ragazza assume alcolici e poi subisce una qualche forma di violenza, allora è complice di chi abusa di lei. Niente di più sbagliato». Il riferimento di Gazzola è alle dichiarazioni di Andrea Giambruno, il giornalista Mediaset compagno della premier Giorgia Meloni che all'indomani dello stupro di branco a Palermo aveva detto: «Se non ti ubriachi eviti il lupo». Ed era stato travolto dalle critiche.
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