Botte e minacce ai genitori, fermato sfascia la questura: 24enne nei guai

Sabato 1 Agosto 2020 di Serena De Salvador
Ragazzo arrestato sfascia la questura di Treviso
TREVISO - Ha picchiato la madre, minacciando di morte lei e il padre brandendo un badile. All'arrivo degli agenti della questura di Treviso ha poi cercato di rubare la pistola a uno di loro e, una volta negli uffici di piazza delle Istituzioni, ha distrutto a calci una porta. Si è concluso con le manette strette ai polsi e il trasferimento in carcere il mercoledì sera di Z.A., 24enne trevigiano che per mesi ha fatto vivere un autentico calvario ai suoi genitori. Vessazioni, insulti, minacce, percosse brutali che hanno costellato la vita della coppia ormai succube del suo stesso figlio. Le motivazioni della violenza del giovane sarebbero riconducibili alla complessa condizione che il ventenne vive da tempo a causa di problemi di tossicodipendenza e di tipo comportamentale. Di lì le richieste di denaro ai genitori, sempre più frequenti e aggressive, che in più occasioni hanno dovuto chiedere aiuto alla polizia.

LE MINACCE E LA PISTOLA
È mercoledì sera 29 luglio, quando l'ultima di quelle chiamate arriva alla centrale operativa del 113. Proviene da una villetta di Santa Maria del Sile e gli operatori capiscono immediatamente chi siano le persone coinvolte. Gli agenti si precipitano sul posto e, davanti al cancello, trovano il 24enne con una pala in mano. La sta agitando in direzione del padre, insultandolo. Il giovane è visibilmente agitato e quando gli viene intimato di posare a terra l'attrezzo la sua rabbia esplode. Ha coperto di insulti anche i poliziotti rivolgendo invece al padre e alla madre che si trovava in casa molteplici ed esplicite minacce di morte. A quel punto il ragazzo è stato bloccato e caricato sull'automobile di servizio per essere trasferito in questura, ma in quei concitati attimi ha anche tentato di sfilare a uno degli agenti la pistola di ordinanza custodita nella fondina, finendo invece ammanettato.

LE FERITE
In casa sono rimasti i genitori, ma per la madre del 24enne è stato necessario un viaggio al pronto soccorso. Poco prima dell'arrivo della polizia il ragazzo l'aveva infatti brutalmente picchiata al culmine dell'ennesima lite domestica. A quanto ricostruito Z.A. si era presentato a casa pretendendo del denaro che, ancora una volta, si era visto negare. A quel punto si era scagliato contro la mamma, colpendola al viso e gettandola sul pavimento tanto che la donna aveva rimediato una ferita piuttosto profonda e diverse contusioni.

IL PARAPIGLIA
Dopo l'aggressione ai genitori la furia del giovane era tutt'altro che esaurita. Una volta sistemato in uno degli uffici della questura trevigiana, mentre venivano ricostruiti i fatti, ha bersagliato di calci la porta, danneggiandola. Quando poi gli è stato confermato l'arresto con le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minaccia a pubblico ufficiale e tentato furto aggravato e ha capito che sarebbe finito in carcere, ha cercato di aggredire gli agenti, urlando con tutto il fiato che aveva in gola e sfasciando completamente la porta. Attualmente, come disposto dal pubblico ministero, si trova nel penitenziario cittadino.

IL PRECEDENTE
Il 10 luglio scorso il ragazzo era già stato denunciato, sempre dalla polizia di Treviso, per minacce, resistenza e violenza a pubblico ufficiale dopo un analogo intervento. Intervento anche in quel caso richiesto dai genitori, ai quali aveva pesantemente danneggiato l'automobile per ottenere dei contanti e vendicarsi proprio per la chiamata al 113.
 
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