Donna sgozzata, fermato il marito: stava fuggendo con i figli, è in carcere a Venezia

Giovedì 9 Maggio 2019
Donna sgozzata a Piacenza, marito fermato: stava fuggendo con i due figli piccoli
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Erano due gli obiettivi dei carabinieri dopo aver trovato il cadavere di Damia El Essali, la donna 45enne sgozzata nella sua abitazione di Borgonovo (Piacenza): trovare il marito Abdelkrim Foukahi, principale indiziato, e soprattutto trovare sani e salvi i due bambini di 2 e 4 anni, i figli, che l'uomo stava portando con sé durante la fuga.

Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti «grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia» spiegano gli inquirenti piacentini, che nel giro di poche ore hanno risolto un caso di femminicidio e salvato due piccole vite. 

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L'uomo, bloccato dalla polizia stradale e dai carabinieri in un autogrill sull'autostrada A4 in provincia di Treviso, è ora in carcere a Venezia grazie a un fermo di indiziato di delitto firmato dalla procura di Piacenza subito dopo il ritrovamento del cadavere della donna: era chiaro che il marito, sparito dalla circolazione con i due figli piccoli, avrebbe dovuto quantomeno rispondere a parecchie domande. Invece pare stesse fuggendo verso Trieste per poi espatriare ma i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Emilio Pisante, ritengono che il delitto risalga ad almeno 24 o 36 ore prima del ritrovamento del cadavere la mattina dell'8 maggio. Un ritrovamento avvenuto perché la vittima, che lavorava come operaia in una grande vetreria della Valtidone (a pochi metri dall'abitazione dove è avvenuto il delitto) era molto amata e benvoluta da amici e colleghi di lavoro, i quali si sono subito preoccupati non avendola vista arrivare al lavoro senza avvertire. 
 
 

È così che qualcuno ha chiamato il 112, permettendo ai carabinieri e ai vigili del fuoco di trovare il suo corpo riverso nella cucina con un taglio profondo alla gola, e altri tagli, ancora da valutare in sede medico legale, che potrebbero essere i disperati tentativi della vittima di difendersi dall'aggressione dell'assassino. Il coltello da cucina ancora sporco di sangue è stato trovato vicino al cadavere ed è stato sequestrato per le analisi. Mentre i due bambini sono stati affidati ad alcuni parenti della donna, i magistrati hanno ora cinque giorni per interrogare il marocchino arrestato, e per decidere sulla misura cautelare da applicare nei suoi confronti. Né in Procura a Piacenza né al comando provinciale dei carabinieri, però, ci si sbilancia su un ipotetico movente. I vicini di casa e gli amici della coppia avrebbero confermato i frequenti litigi in casa e descritto il marito come una persona difficile.

Disoccupato e con alcuni precedenti per rapina, avrebbe negli ultimi tempi rifiutato due lavori, e anche questa circostanza, se venisse confermata, potrebbe essere alla base dei dissapori e delle tensioni tra i due coniugi. Il delitto di Borgonovo, seppure risolto in poche ore, ha ovviamente turbato profondamente tutta la comunità del territorio piacentino. Il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, nell'elogiare il lavoro dei carabinieri e della magistratura, ha sottolineato l'importanza «di una solida rete territoriale tra forze dell'ordine, servizi sociali e realtà quali Telefono Rosa, nonché l'impegno congiunto per accrescere ulteriormente l'informazione e la consapevolezza delle opportunità di aiuto e delle strutture cui, in caso di necessità, le donne possono rivolgersi per chiedere assistenza».

Ultimo aggiornamento: 19:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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