«Moria di pesci nei laghi». Cosa succede a Tarzo e Revine?

Venerdì 8 Maggio 2020
«Moria di pesci nei laghi». Cosa succede a Tarzo e Revine?
Cinque pesci morti rinvenuti negli ultimi giorni in riva ai laghi di Tarzo e di Revine Lago, l'ultimo lunedì vicino al parco Va' dee Femene, quindi sulla sponda tarzese del lago di Santa Maria in località Colmaggiore. A denunciare la situazione, temendo un danno per l'ecosistema lacustre, è il Comitato Marcia Stop Pesticidi. «Lunedì mattina un passante ha purtroppo trovato un luccio di circa 120 centimetri e di 10 chili circa, ma nelle scorse settimane ne sono stati rinvenuti altri quattro e circa un mese fa afferma il Comitato - c'è stata un'altra moria, di un altro tipo di pesce, nell'altro lago. Che cosa sta succedendo a questi laghi? Non è possibile così tante segnalazioni in così poco tempo. Chiediamo che venga maggiormente rispettata la biodiversità di questi laghi e di questo parco, ma soprattutto vogliamo risposte: perché continua ad accadere?».

Lunedì il Comitato ha informato la forestale del rinvenimento. Stessa segnalazione l'ha fatta anche il sindaco di Tarzo Vincenzo Sacchet, avvertito di quel pesce spiaggiato da un pescatore. Sacchet ridimensiona l'accaduto: «Io ho notizia di un unico pesce morto. Comunque attendo informazioni dalla forestale che è intervenuta. Se fosse un solo pesce non creerebbe preoccupazione, capita che qualcuno muoia per cause naturali o che scappi ad un pescatore con l'amo ancora su». Per il comitato questo «è l'ennesimo segnale di uno stato di crisi ecologica delle acque dei due laghi. Avevamo già lanciato un appello il 22 marzo, chiedendo che la Regione proceda seriamente e velocemente al potenziamento del parco naturale, che sia bloccata ogni ulteriore immissione di sostanze contaminanti e che si proceda alla bonifica e alla rinaturalizzazione dell'ecosistema-laghi. La ricerca delle cause delle morti dei pesci nei due laghi va accompagnata dalla messa in azione di bioindicatori ambientali di ecosistemi acquatici. I pesci affermano - sono utili bioindicatori per la valutazione della qualità ambientale in diversi ecosistemi acquatici e possono rappresentare un sistema di allarme precoce».

Frena le preoccupazioni il sindaco di Tarzo: «Non capisco tutto questo allarmismo. Nonostante il periodo e la pandemia in atto siamo sempre attenti alla salvaguardia e alla tutela dei laghi, tanto che proprio la scorsa settimana abbiamo scritto all'Arpav chiedendo notizie rassicuranti sulle analisi eseguite nel 2018 dalle quali, ma attendiamo nota scritta, non emerge nulla di preoccupante per le acque dei nostri laghi che proprio di recente sono state confermate balneabili anche per quest'anno».
C.B.
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