Isola della Pescheria, il mercato si allarga: «Non più solo pesce»

Giovedì 14 Luglio 2022 di Paolo Calia
I BANCHI DEL PESCE NELLA STORICA ISOLETTA SUL CAGNAN GRANDO

TREVISO  - Non solo mercato del pesce e della frutta, ma anche altro: bancarelle di artigianato, oggettistica. E perché no, anche di abbigliamento. Piazzetta San Parisio e l’isola della Pescheria, gioielli del centro storico, hanno bisogno di nuovo slancio, di una sterzata. Nell’isola un banco, composto da sei spazi espositivi che occupano metà del lato che dà su Ca’ dei Carraresi, è vuoto da tempo. La visione stride un po’ con un contesto unico, il più fotografato da plotoni di turisti. L’isola citata in tutte le guide e rimessa a nuovo dall’architetto Toni Follina a fine anni Novanta, langue. Così come la piazzetta, di recente chiacchierata più per il piromane che terrorizza residenti, commercianti e utenti che per l’alta qualità della frutta e verdura messe in vendita ogni giorno. In sostanza: in Pescheria ci vanno sempre più turisti, ma gli spazi vuoti rischiano di diventare un problema. A Ca’ Sugana quindi pensano a una grande operazione di rilancio che si concretizzerà con la possibile apertura dei due mercati, del pesce e dell’ortofrutta, anche ad altri tipologie di prodotti.

IL SOGNO

Il sindaco Mario Conte non nasconde un desiderio: «Mi piacerebbe vedere tutti i banchi dell’isola della pescheria utilizzati, anche aprendoli a prodotti diversi dal pesce o dagli alimentari. Bisogna rendere sempre più vivo il cuore della città». Il Comune però, limitatamente all’isola, non ha molti margini di manovra. La concessione del grande bancone deserto è infatti in mano a un privato che, rispettando i paletti dei regolamenti, ha ovviamente la possibilità di affittare la propria attività a chi ritiene più opportuno. Il bancone però è vuoti da tempo. Da Ca’ Sugana possono al massimo “consigliare”, non certo imporre. Ma l’idea che accanto alle attuali bancarelle possa arrivare anche qualcosa di diverso, sempre di qualità, a Ca’ Sugana piace molto. L’unico paletto su cui il Comune può intervenire è rappresentato dal regolamento, che impone la fine di ogni attività commerciale sull’isoletta entro le 14.

LA PIAZZETTA

Discorso diverso invece per San Parisio, dove i banchi del mercato si stanno riducendo. Sono tre le piazzole attualmente libere. Una è quella occupata per trent’anni dal venditore di formaggi. Attività storica, conosciutissima in tutta la città, ma che ha chiuso a fine giugno dopo che i due titolari, marito e moglie, sono andati in pensione. E che adesso è deserta. Poi ci sono due posti un tempo presidiati da banconi di ortofrutta ora chiusi. Le concessioni, in questo caso, sono in mano al Comune. Che qualche ragionamento è pronto a farlo. «Sicuramente faremo un bando per assegnare le postazioni - spiega Andrea De Checchi, vicesindaco con delega alle Attività Produttive - dando come priorità la vendita di alimenti. Se il bando dovesse andare deserto, faremo altri ragionamenti». Ca’ Sugana ha un solo obiettivo: non lasciare spazi vuoti. «In Pescheria la concessione del banco è di un privato - precisa De Checchi - il Comune non ha quindi molto margine per intervenire. Per piazzetta San Parisio, invece, possiamo valutare nuovi progetti. Personalmente sarei per non mischiare troppo le cose, alimentari con altro. Ma tutto dipende dalle proposte che arrivano. Anche altri tipi di prodotti potrebbero entrare in quel mercato, basta che si tratti di progetti seri e di qualità». C’è un solo limite: «L’unica cosa che veramente non vedrei è introdurre nell’isola della Pescheria o a San Parisio delle attività di somministrazione. La nostra idea è che le attività siano comunque sempre e comunque legate al mercato, sia che vendano alimentari che prodotti di altro tipo».

Ultimo aggiornamento: 07:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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