Dipendente di Acegas perde ​il lavoro e si improvvisa pusher

Venerdì 25 Ottobre 2019
Dipendente di Acegas perde il lavoro e si improvvisa pusher
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CONEGLIANO (TREVISO) - Pochi mesi fa era rimasto senza lavoro e non sapeva più come sbarcare il lunario. Come ex dipendente di Acegas era incaricato di sostituire e leggere i contatori nella zona del coneglianese e ora, da disoccupato, non riusciva più a trovare un'occupazione. Da qui la decisione di dare una svolta alle sue precarie finanze, dedicandosi a tempo pieno all'attività di spacciatore di hashish, rifornendo giovani e meno giovani clienti del centro di Conegliano. Questo suo lavoro non è però passato inosservato alle forze dell'ordine. Da qualche tempo infatti, gli investigatori del commissariato di Conegliano, erano infatti sulle tracce del pusher e mercoledì pomeriggio, per lui, il protagonista di questa vicenda, S.F., un coneglianese di 38 anni, con piccoli precedenti di droga, è scattato l'arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: nella sua macchina sono stati trovati 10 panetti di hashish per un peso complessivo di un chilo di droga. 
 
IL BLITZIl blitz dei poliziotti delle volanti del Commissariato, coordinato dal dirigente Dario De Carlo (nella foto in tondo), è scattato dopo le 17.30 mentre l'uomo stava percorrendo via Manin al volante della sua auto. Il 38enne, sorpreso per quel controllo, è apparso ovviamente subito molto nervoso e contrariato. Ormai era in trappola. Sotto un sedile del veicolo i poliziotti hanno trovato ben dieci panetti di hashish (tutti marchiati con il simbolo di una foglia di marijuana e con la scritta Gls) per un totale di un kg di droga, per un valore di circa 2mila euro oltre ad un bilancino di precisione. Abbastanza per far scattare le manette ai polsi del coneglianese. Perquisendo l'appartamento in cui il 38enne vive, da solo, è stato trovato altro mezzo panetto da circa 60 grammi. L'uomo è stato inizialmente posto agli arresti domiciliari e il suo legale, l'avvocato Paolo Bottoli, ha chiesto termine a difesa nel corso dell'udienza per direttissima che si è svolta ieri in tribunale a Treviso. L'uomo, ex dipendente di Acegas (per cui cambiava e verificava i contatori), è stato accompagnato nel carcere di Santa Bona in attesa di una sistemazione più idonea, ai domiciliari: nel corso dell'udienza di convalida del fermo il 38enne si è gettato a terra e ha urlato al giudice che quella droga trovata nella sua auto non era sua ma di un fantomatico uomo di colore. Si ipotizza nei suoi confronti un patteggiamento di una pena ad un anno e nove mesi di reclusione. 
GLI ACCERTAMENTIL'hashish, venduto al dettaglio dall'ex operaio, era molto probabilmente destinato a studenti e altri giovani assuntori del centro di Conegliano, in particolare le zone più frequentate dai ragazzi. Gli investigatori del Commissariato di Conegliano cercano ora di ricostruire l'ampiezza del giro di spaccio gestito dal 38enne ma soprattutto di accertare quale fosse la filiera di rifornimento che permetteva all'ex operaio di avere facilmente accesso a quantitativi importanti di sostanza stupefacente pronta per essere smerciata.
Nicola Cendron
Ultimo aggiornamento: 18:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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