TREVISO - Antonia Piva lascia il Duca degli Abruzzi.
Piva, 63 anni, aveva iniziato a insegnare come supplente di greco e latino. Fino ad arrivare ai vertici della più grande scuola superiore della Marca per numero di studenti. Ha lavorato tenendo fermi tre principi che riporta nella lettera: «La cultura o è di primo piano, e dunque trasformativa, oppure immiserisce chi la pratica. I ragazzi meritano tutta la nostra passione, che non deve mai diventare abitudinaria. E la collegialità è il più grande patrimonio professionale, considerando che il tutto, se condiviso, è maggiore della somma dei singoli fattori». Con la sua guida, il Duca è passato da essere un ex istituto magistrale da 1.500 studenti a un liceo di ordinamento, con cinque indirizzi, oltre 2mila studenti e 81 classi.
«Ho imparato tantissimo da tutti, e tutti ringrazio, per l'ispirazione, il sostegno, la verità dei rapporti sottolinea sappiamo che ogni cosa è bella, se ripensata al passato, ma io penso che sia ancora più bella se indirizzata al futuro. Come scrisse don Lorenzo Milani Il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i segni dei tempi, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso». Lei ha provato a farlo anche attraverso i suoi libri. L'ultimo, in ordine di tempo, dedicato alle fonti antiche rintracciabili in controluce nelle opere di Bob Dylan, il cantautore che nel 2016 si è visto conferire il premio Nobel per la letteratura.
Dal 1 settembre il Duca avrà un nuovo preside. Il nome verrà ufficializzato nelle prossime settimane. «Per me è suonata l'ultima campanella è il saluto finale di Piva ma i palpiti del cuore dedicati alla scuola non si esauriscono. Pensando ai ragazzi sento ancora il batticuore di quando, tanti anni fa, ho cominciato da giovane supplente di greco e latino a girare per i pullman e le aule di questa nostra provincia. E ancora così vivo il desiderio di ripartire».
M.Fav