VALDOBBIADENE - Travolto da un’auto pirata e poi lasciato a terra ferito da un secondo automobilista di passaggio. «Ero a terra, si è fermata una Smart, ha creduto fossi un ubriaco e mi ha lasciato lì». Questo racconta l’operaio sessantenne falciato sul rettilineo di via Garibaldi di ritorno dal lavoro da un’auto pirata. E adesso a rischiare l’imputazione di omissione di soccorso sono due automobilisti, non uno. Sì, perché mentre i carabinieri cercano la Renault che quella sera l’ha colpito da sinistra con lo specchietto scagliandolo a terra e provocandogli alcune lesioni, per fortuna lievi, lo stesso 62enne ha raccontato di quanto avvenuto dopo l’impatto: finito a terra, sarebbe stato raggiunto da un’altra automobile poco dopo.
I dettagli
Stando a quanto lui stesso ha raccontato agli amici, si trattava di una Smart. L’auto si è fermata, una persona è scesa e, dopo averlo guardato un po’, gli ha urlato: «Tornatene a casa, ubriacone!». Subito dopo lo sconosciuto è risalito sul suo veicolo, per proseguire verso San Vito. Un atto se possibile ancora più offensivo. L’intera frazione di San Vito si è detta indignata per l’episodio e ora, come spiegano i clienti delle poche attività commerciali nella zona, «la gente pretende giustizia». Gli investigatori che stanno cercando di dare un volto e un nome alla persona alla guida della Renault dovranno adesso individuare anche un secondo automobilista presumibilmente responsabile di non aver prestato soccorso a un uomo lasciato ferito a terra.
