Abusi su neonati, atti sadici e raccapriccianti sui bambini: pedofili incastrati, blitz anche a Treviso e Bolzano

Sabato 10 Ottobre 2020
Abusi su neonati, atti sadici e raccapriccianti sui bambini: pedofili incastrati, blitz anche a Treviso e Bolzano
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Venti persone denunciate, tre delle quali arrestate in flagranza per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e istigazione a pratiche di pedofilia, e numerosi stranieri segnalati alle autorità degli Stati di residenza. È il bilancio dell'operazione Scacco matto contro la pedopornografia online condotta dalla Polizia in diverse regioni italiane e coordinata dalla Procura distrettuale di Catania.

Perquisizioni e sequestri a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese oltre che in altre città straniere.

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Abusi sadici su neonati

L'indagine è frutto di una lunga attività sotto copertura, con gli indagati che secondo le indagini utilizzavano sistemi anonimi come Tor e Vpn e servizi di messaggistica crittografata per scambiarsi tra loro foto e video di natura pedopornografica, catalogati in base a criteri di età, sesso ed etnia, con contenuti raccapriccianti di abusi su minori, anche neonati, alcuni dei quali vittime di pratiche di sadismo.

In diverse occasioni condividevano racconti di loro esperienze sessuali con minorenni.

Durante le indagini agenti della Polizia Postale di Catania e del Centro Nazionale di contrasto alla Pedofilia online, grazie ad una meticolosa ricerca, raccolta e analisi di dati, sono riusciti anche a localizzare alcuni dei luoghi degli abusi e a identificare tre vittime.

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TREVISO Otto anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata, produzione e detenzione di materiale pedopornografico. È la pesante condanna che il pm di Venezia, Giorgio Gava, ha chiesto venga inflitta al padre trevigiano, residente nella Pedemontana, accusato di aver venduto online le foto che riprendevano gli abusi sessuali da lui fatti sulla figlia di due anni, immagini poi finite su siti pedopornografici australiani.

Ultimo aggiornamento: 14:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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