TREVISO Il primo disegno mostra un’auto che si infila sotto l’ex pattinodromo.
LE ASSICURAZIONI
«Non ce l’abbiamo con questa amministrazione, non è una battaglia politica - precisa Paola Crucianelli, presidente di Italia Nostra Treviso - sappiamo che il progetto è stato ereditato e che rimbalza da un’amministrazione all’altra. Ma riteniamo che sia arrivato il momento di fare qualcosa. Noi e altre associazioni culturali chiederemo alla Soprintendenza di porre un ulteriore vincolo a difesa dell’intero sistema delle mura, che comprende i bastioni e il muro di controscarpa: sono un tutt’uno, un esempio unico per le città murate». A breve partirà anche una raccolta firme: «Il parcheggio di adesso è orribile, ma almeno è reversibile. Il parcheggio interrato che vogliono fare è invece un intervento irreversibile che condannerà l’area per sempre».
I PERICOLI
Sono anni che si parla di questo progetto, ora i tempi sono maturi per arrivare alla conclusione dell’iter burocratico. A Ca’ Sugana la pratica è nelle mani del vicesindaco Andrea De Checchi che ha già messo mano all’accordo con Parcheggi Italia, società che ha il diritto di realizzare il nuovo park interrato accanto alle Mura e quello semi-interrato al Cantarane. Al termine di un’estenuante trattativa, è riuscita a convincerla a rinunciare almeno al Cantarane. Per il pattinodromo non sembrano invece esserci margini per tornare indietro: «Questi progetti - ricorda il sindaco Mario Conte - li abbiamo ereditati. Chi oggi protesta deve parlare con la precedente amministrazione». È il muro di controscarpa, stando all’autorizzazione concessa dalla Soprintendenza, sta correndo seri pericoli: può essere in parte demolito come ultima soluzione per fare spazio agli stalli per le auto. Ma le Mura corrono anche altri rischi: «L’intervento all’ex Pattinodromo non è il solo. Ci sono i piani urbanistici al bastione ex Camuzzi - spiega Simone Piaser di Treviso Sotterranea - e poi c’è l’ex Enel accanto a porta Carlo Alberto, un esempio di terrapieno che diventerà area per l’edificazione di condomini alti come i palazzi che si trovano lungo il Put. Inutile nasconderlo, stiamo attraversando una fase critica».