Treviso, confermato il parcheggio sotterraneo in Piazza Vittoria e nuovi stalli in via Dandolo

Martedì 13 Settembre 2022 di Paolo Calia
Piazza Vittoria dove sorgerà il park sotterraneo

TREVISO - Facendo un rapido conto, tra dentro e fuori Mura, tra a pagamento e non, i parcheggi in città sono 6.266. Questo risulta mettendo in fila le aree sosta distribuite sulla mappa della città dai progettisti del Pums. I primi capitoli del corposissimo fascicolo che, una volta approvato, andrà a modificare il volto della città entro i prossimi dieci anni, sono stati illustrati durante la commissione Lavori Pubblici. Il vicesindaco Andrea De Checchi, assieme ai tecnici comunali, ha illustrato le linee generali del documento votato alla mobilità sostenibile. La colonna portate del Pums è la riorganizzazione dei parcheggi: se ci sono voluti quasi quattro anni per finirlo è proprio per la difficoltà nello sciogliere tutti i nodi che imbrigliano la sosta. I progettisti hanno portato in commissione due opzioni: la prima senza parcheggio sotterraneo in piazza Vittoria (430 posti tutti sotto terra), e la seconda col park che, come da pronostico, ha acceso discussioni a non finire. Ma pensare che l'amministrazione stia valutando una clamorosa marcia indietro sarebbe un'illusione ottica. De Checchi ha poi anche chiarito: il nuovo piano della sosta non comporterà un aumento delle tariffe. Il congelamento del costo orario del parcheggio in città è uno dei punti fermi del piano parcheggi allegato al Pums.
Vicesindaco, partiamo dall'inizio: perché nel Pums ci sono due opzioni di sosta in città? Una col parcheggio interrato in piazza Vittoria e una senza. Non ci starete mica ripensando?
«Assolutamente no. Il Park Vittoria vogliamo farlo. L'intenzione di puntare nuovamente sulla possibilità di realizzare il park interrato è maturata quando ormai i lavori per il Pums erano già in fase molto avanzata. Quindi i progettisti hanno semplicemente aggiunto la seconda opzione che, in realtà, è una correzione».
A che punto è l'iter per definire l'accordo con Parcheggi Italia per realizzare il park in piazza Vittoria?
«Ormai ci siamo. Mancavano da ultimare alcuni documenti e c'eravamo ripromessi di rivederci a settembre, dopo l'estate. Questione di qualche giorno ancora».
La discussione si era incentrata sulla durata della gestione del parcheggio.
«Ci sono da sistemare gli ultimi aspetti della parte economico-finanziaria. L'accordo, di fatto, c'è già. Stiamo solo valutando la durata della gestione da parte del privato, il numero degli anni. Per noi una gestione più lunga potrebbe essere la soluzione giusta per coprire i maggiori costi di realizzazione del parcheggio legati all'aumento delle materie prime. Ma sono dettagli su cui stiamo discutendo».
Nel piano portato in commissione c'è anche il parcheggio in via Dandolo, 150 posti, dietro alla stazione.
«Per noi è ancora un desiderio, visto che stiamo parlando dell'ex Telecom, un'area di proprietà privata. È stato inserito perché è una soluzione che ci piacerebbe molto. Andrebbe a completare il servizio del polo intermodale che nascerà con la riqualificazione della stazione, facilitando il passaggio dall'auto, al treno per i viaggi o alla bicicletta per andare in centro».
E avrebbe anche dei riflessi sul quartiere di San Zeno.
«Certo. Ci consentirebbe di sistemare tutta l'area di via Dandolo, oggi sempre piena di auto in sosta. Potremmo dare un po' di respiro a un quartiere dalle strade strette, addossato alla ferrovia».
Per il fast-park di via Foscolo, 403 posti, dietro allo stadio Tenni, invece ci sono meno problemi.
«In quel caso non parliamo di un'area privata e la situazione è molto più semplice. La questione lì è solo recuperare le risorse finanziare per realizzarlo. La nostra intenzione è di farlo. Nella zona a nord della città la richiesta di parcheggi è molto alta, da quella parte arrivano flussi importanti di auto. Il parcheggio dietro il Tenni ci consentirebbe di dare risposte importanti».
Torniamo alle tariffe orarie per la sosta: sicuro che non ci saranno aumenti?
«No. Abbiamo completamente rivisto l'impostazione al piano della sosta dato dalla precedente amministrazione, annullando tutti gli aumenti prospettati. Le tariffe resteranno quelle di adesso».
 

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