Parcheggi impossibili da pagare: i numeri sono illeggibili. "Buco" di mezzo milione

L'assessore Schiavon: «Minori entrate anche per le tante deroghe concesse e per il mancato utilizzo del park del Canova»

Mercoledì 28 Dicembre 2022 di Paolo Calia
Treviso, buco nelle entrate dei parcheggi
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TREVISO - I dati ufficiali si sapranno a marzo, quando si farà il bilancio consuntivo, ma i primi segnali parlano chiaro: dalla sosta a pagamento, in questo 2022, arriverà circa mezzo milione di euro in meno. A oggi mancano all'appello 450mila euro, ma la contabilità di dicembre non è ancora chiusa. Una somma importante dovuta a vari fattori, compresi i controlli sempre più radi sulle auto in sosta. Apcoa, che detiene la gestione della sosta, al Comune ha garantito che nulla è cambiato e i suoi addetti continuano a girare e verificare se chi parcheggia negli stalli blu paga effettivamente il tempo della sosta. Ma in alcune zone della città la presa è stata, evidentemente, mollata e i casi di auto parcheggiate senza pagare, e senza incrociare nessuna multa, si stanno moltiplicando.

Ma sono passaggi inevitabili in una situazione di tempo sospeso come quella che sta vivendo il settore della sosta in città.

LE PROPOSTE
Negli uffici del settore appalti sono in corso le verifiche sulle tre proposte arrivate da altrettante società partecipanti al bando per l'assegnazione della gestione dei parcheggi a pagamento dentro le mura. Tra i concorrenti c'è anche Apcoa (gli altri due sono Park it Srl con sede a Perugia e Gps Global Parking Solution Spa con sede a Piacenza) che si è vista prorogare il mandato fino all'assegnazione del nuovo incarico. Ma ci vorranno ancora dei mesi per sapere chi sarà il prossimo gestore, l'orizzonte temporale è quello di arrivare a una fine entro maggio. Nel frattempo si traccheggia.

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IN CENTRO
Oltre ai controlli diradati, almeno in qualche area dentro le mura, ritorna continuamente il problema dei numeri cancellati. Chi paga il parcheggio sempre più spesso ha difficoltà a leggere le cifre cancellate da umidità e pioggia. Problema arrivato sulla scrivania del vicesindaco Andrea De Checchi: «Riceviamo anche noi le segnalazioni e, ogni volta, diffidiamo Apcoa pretendendo un intervento immediato. Devo anche aggiungere però che i casi non sono poi così tanti». E, nonostante tutto, non mancano i casi di utenti multati perché non hanno pagato per via del numero cancellato. Qui De Checchi si fa prudente: «Bisogna valutare caso per caso. Se l'utente ha pagato regolarmente la sosta ma viene multato perché non è riuscito a leggere bene il numero mezzo cancellato e ha inserito nella macchinetta cifre sbagliate, il consiglio è di fare ricorso immediato. Se invece non ha pagato nulla bisogna fare i conti con una normativa che dice che il numero va comunque dedotto guardando quelli attorno».

I CONTI
L'assessore al Bilancio Christian Schiavon osserva i dati del bilancio: «I dati ufficiali li avremo a marzo, ma a oggi posso dire che mancano 450mila euro dalla sosta a pagamento. I controlli sono una componente ma, secondo me, ha inciso decisamente di più il mancato utilizzo del grande parcheggio a pagamento dell'aeroporto Canova, a inizio anno usato pochissimo per via della pandemia. E poi ci sono state le agevolazioni date sempre per il Covid, che hanno aumentato la possibilità di parcheggiare senza pagare. E ci mettiamo anche l'aumento delle auto elettriche che, per favorirne la diffusione, non pagano». Ma questa deroga è destinata a durare per pochi giorni: da gennaio anche le auto elettriche pagheranno la sosta negli stalli blu, mentre in quelli dove c'è la colonnina per la ricarica la sosta resta gratuita durante il rifornimento. Si pagherà come al solito solo l'energia.

Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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