Il sentiero del Papa Buono tra i vigneti e le suggestioni di un paese incantato

Martedì 10 Dicembre 2019 di Giovanni Carraro
Il sentiero del Papa Buono tra i vigneti e le suggestioni di un paese incantato
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SAN PIETRO DI FELETTO (TREVISO) - In quel pianoro dove oggi sorge un vigneto al margine della scarpata ci sono gli stessi alberi disposti a cerchio dove negli anni Cinquanta l'allora monsignor Roncalli sostava durante le sue passeggiate a San Pietro di Feletto (Treviso). Oggi quel roccolo di carpino bianco è diventato una delle tappe di un nuovo sentiero nato per ricordare Giovanni XXIII, il Papa buono dei nostri nonni, quello che appariva nel quadretto appeso in tutte le case. Perché prima di essere proclamato Santo Padre, Angelo Roncalli soggiornò diverse volte nella villa patriarcale, giusto dietro la millenaria chiesa del Cristo della Domenica. Amava le viuzze di quei borghi aggrappati sulle colline del Feletto, conversava con la gente semplice.
Il sentiero è stato voluto dagli abitanti del luogo per far rivivere ciò che il Papa di tutti sentiva e vedeva. Gli odori, i colori di un tempo, le mucche nella stalla, le galline nel cortile, il sorriso degli abitanti, immagini che vorremmo non svanissero mai.
 
I SOGGIORNI
Il cardinal Roncalli, dopo essere stato nominato patriarca di Venezia nel 1953, amava trascorrere i propri periodi di riposo e riflessione nella antica villa patriarcale di San Pietro di Feletto, ceduta con lascito testamentario dalla contessa veneziana Maria Walter Bas.
È ancora vivo il ricordo dei soggiorni del Papa per gli abitanti del luogo. «Gli anziani raccontano come spesso il futuro Papa si recasse a piedi fino alla terrazza panoramica della chiesa di Rua di Feletto», spiega Giorgio Comuzzi, assessore di San Pietro di Feletto. «Era il periodo compreso tra il 1953 e il 1958. Durante le sue passeggiate si intratteneva spesso con la gente, fuori da ogni protocollo, confermando quello stile semplice e sincero che lo ha caratterizzato anche quando fu eletto Papa il 28 ottobre 1958. Da allora non tornò più e, per ricordarlo, nel 1966 venne eretto il monumento che oggi possiamo vedere nei pressi dell'antica Pieve».
IL COMITATO
Per promuovere il nuovo percorso escursionistico venne fondato un comitato. «L'idea di inaugurare il percorso naturalistico nasce nel 2013 grazie all'affetto da parte degli abitanti di San Pietro di Feletto nei confronti del Papa, ancora oggi fortissimo. Vi erano anche motivazioni legate alla storia locale, che ruotano essenzialmente attorno alla millenaria pieve di San Pietro di Feletto, una delle più antiche e meglio conservate al mondo», racconta Alberto Stocco, referente per il comitato pro Papa Giovanni XXIII.
«Grazie ad alcune ricerche storiche e documentali promosse dal nostro gruppo di lavoro insieme all'amministrazione comunale di San Pietro di Feletto e al contributo di monsignor Nilo Faldon, insigne sacerdote scomparso nel 2016, è stato possibile raccogliere importanti documenti ufficiali rilasciati dal cardinale Loris Francesco Capovilla, segretario personale di Roncalli, nei quali si parla dei soggiorni del Papa nel nostro territorio. È nato così il sentiero del Papa buono, inaugurato il 23 marzo scorso alla presenza del vescovo Corrado Pizziolo».
IL PONTIFICATO
Nato nel 1881 a Sotto il Monte in provincia di Bergamo, Angelo Giuseppe Roncalli è stato il 261° Papa della Chiesa Cattolica. Venne eletto il 28 ottobre 1958 e il suo pontificato durò poco meno di cinque anni. Morì infatti il 3 giugno 1963 a causa di una grave malattia. Di semplici origini contadine, è ricordato come il Papa buono perché parlava la lingua degli umili. Ma è stato anche il pontefice delle grandi abilità diplomatiche, rivoluzionando l'atteggiamento della Chiesa verso il comunismo in un periodo in cui la crisi dei missili di Cuba stava assumendo proporzioni planetarie in piena guerra fredda.
LE CELEBRI FRASI
Celebri le sue frasi pronunciate ai fedeli in Piazza San Pietro l'11 ottobre 1962: «Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: Questa è la carezza del Papa». E il discorso rivolto al cielo: «Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera. Osservatela in alto, a guardare a questo spettacolo».
Parole che confermavano un animo genuino che non mutò nemmeno negli ultimi istanti della sua vita: «Perché piangere? È un momento di gioia questo, un momento di gloria». Fu proclamato santo da Papa Francesco il 27 aprile 2014 insieme a Giovanni Paolo II.
L'ITINERARIO
Il sentiero si sviluppa per quattro chilometri a partire da piazza Giovanni XXIII a San Pietro di Feletto. Si percorre un breve tratto della provinciale diretta a Refrontolo, per poi svoltare a destra su via Roncalli, dove sorge il monumento dedicato a Papa Giovanni XXIII posto dinnanzi alla villa patriarcale. In seguito si cammina tra le vigne fino al piccolo roccolo dove il Santo Padre era solito riposare durante le sue passeggiate. Scesi sul versante orientale della scarpata che costituisce l'altipiano di San Pietro di Feletto, si attraversano passaggi nel bosco e tratti tra i vigneti incontrando punti di sosta dove il panorama spazia tra la chiesa di San Pancrazio a Formeniga e le retrostanti montagne di Vittorio Veneto, Pizzòc e Col Visentin. Qualche saliscendi tra le colline, ed eccoci all'albergo ristorante Cà del Poggio, dove è possibile percorrere il sentiero dei cento Gradini che collega il Muro di Cà del Poggio, famoso per il Giro d'Italia. Una rapida visita a Borgo Antiga prima di ritornare a San Pietro di Feletto dove si conclude l'anello escursionistico dopo circa un'ora di cammino.
Giovanni Carraro
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Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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