«In fumo quindici anni di lavoro, ma siamo pronti a ripartire»

Domenica 24 Novembre 2019 di Alberto Beltrame
«In fumo quindici anni di lavoro, ma siamo pronti a ripartire»
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VILLORBA - Paolo Manzan non riesce a trattenere le lacrime di fronte a tanta distruzione. Ma a commuoverlo è anche l'affetto dei tanti amici e conoscenti che ieri mattina sono passati in azienda per offrirgli aiuto e fargli capire che questo non è il momento di mollare e di lasciarsi abbattere, ma di rialzarsi e ripartire. «Non ho parole, abbiamo ricevuto tantissimi messaggi d'affetto - afferma Manzan -. È stata una brutta botta, abbiamo visto andare in fumo 15 anni di lavoro. Avevamo rifatto tutto, gli impianti erano nuovi e a norma. Non sappiamo come possa essere successo». Sul web in molti hanno subito ipotizzato che il rogo possa essere stato deliberatamente appiccato da qualcuno, magari mosso da invidia nei confronti del successo di Nonno Andrea. Ma Manzan, oltre all'assenza, al momento, di indizi che avvalorino la pista dolosa, è categorico: «Su internet si dicono tante cose ma che sia stato un evento doloso è l'ultimo dei miei pensieri. Io sono in pace con il mondo, e non ho mai ricevuto minacce o intimidazioni da nessuno. Potrebbe invece essere stato un corto circuito, si parla delle luminarie, ma le avevamo spente».
 
I DANNI
Oltre all'azienda Manzan ha rischiato di perdere la casa, l'ex agriturismo di famiglia convertito in un'azienda agricola che, nel tempo, è diventata una realtà apprezzata per i suoi prodotti, comprese le birre al radicchio rosso o il miele al radicchio, alla zucca o al peperoncino. «Ero stato alla cena per i 50 anni del ristorante Da Dino, e stavo tornando verso casa quando sono stato avvisato da un vicina. Mi ha detto che stava bruciando tutto e quando sono arrivato il fuoco era già indomabile. Ci siamo subito dati da fare per bagnare le pareti della casa, in attesa dell'arrivo dei pompieri, che devo dire sono stati eccezionali. Hanno fatto l'impossibile e sono riusciti a salvarla. Le travi erano abbrustolite ma sono comunque riusciti ad impedire all'incendio di propagarsi». In totale sono bruciati circa 400 metri quadri fra negozio, reparto espositivo e l'area del magazzino dov'erano stoccati gli ortaggi. «Per fortuna si è salvato sia il laboratorio che l'altra parte dell'attività. Speriamo di poter ripartire al più presto».
PRONTI A RIPARTIRE
Già ieri mattina, a poche ore dallo spegnimento degli ultimi focolai, è scattata una piccola gara di solidarietà per offrire dei locali in cui Nonno Andrea possa riprendere l'attività di vendita in tempi brevi. Il disastro, infatti, rischia di avere conseguenze ancora più pesanti vista la vicinanza delle festività natalizie, periodo su cui ogni attività commerciale punta molto. «Una vicina azienda agricola ci ha messo a disposizione un capannone e anche il Comune si è detto disponibile ad offrirci degli spazi, c'è stata una vera e propria mobilitazione - conferma Manzan -. E per questo non posso che ringraziare tutti. Ora cercheremo di rimetterci in piedi nel più breve tempo possibile». La speranza è che Nonno Andrea possa riaprire al pubblico già in settimana, in attesa che venga fatta una precisa stima dei danni, per fortuna coperti da assicurazione. Si sta vagliando anche l'ipotesi di installare una tensostruttura. Tantissime, nelle scorse ore, le testimonianze d'affetto da parte dei clienti, rimasti sbigottiti dalla notizia dell'incendio. Proprio a loro Nonno Andrea ieri pomeriggio ha dedicato un post sulla propria pagina ufficiale di Facebook. Questa notte la nostra bottega è stata danneggiata da un incendio - si legge sulla bacheca virtuale dell'azienda agricola -. Saremo chiusi per alcuni giorni, giusto il tempo per trovare una soluzione e tornare a condividere con voi il nostro lavoro, i nostri prodotti, la nostra passione. Teniamo a ringraziarvi tutti per la vicinanza, l'aiuto e il supporto. Ripartiremo al più presto».
A.Belt
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Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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