Multata la palestra ribelle e i 14 clienti: «Non pagheremo»

Domenica 11 Aprile 2021 di Laura Bon
Multata la palestra ribelle e i 14 clienti: «Non pagheremo»
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MASER - A tre giorni dall'apertura della palestra di Maser, Yuri, il titolare della Dorian Gray, e 14 clienti, presenti all'interno della struttura, venerdì sera sono stati multati dai carabinieri.

Un intervento che sia il titolare sia gli sportivi attendevano da giorni e di fronte al quale non si sono scomposti, accogliendo anzi con tranquillità la visita. «Eravamo in quindici all'interno -dice Yuri- Tutti o quasi da fuori Comune: c'erano clienti di Asolo, Riese, Castelfranco, Montebelluna e Cornuda. La somma è di 400 euro a testa che non pagheremo». Si prospetta del resto un iter piuttosto lungo.

«Noi abbiamo fornito i nostri dati; poi oggi (ieri, ndr) le forze dell'ordine hanno cominciato a notificare il verbale a ciascuno di noi; perché ci arrivi la multa servirà l'accertamento del Prefetto. Il Prefetto però non accerterà perché, come ci dicono i nostri avvocati, le chiusure non sono legittime in quanto non è stato indicato dai Comuni uno stato d'emergenza. E se il Prefetto dovesse procedere, faremo ricorso con i nostri avvocati». 


IL FUTURO

Nel frattempo, però, Yuri non ha alcuna attenzione di chiudere il suo gioiello, che mostra con orgoglio. «Io continuo a tener aperta la mia palestra. Ho aperto regolarmente oggi e riaprirò lunedì. Lavorare è un diritto e fare sport anche. E' una questione di salute. I carabinieri dal canto loro fanno il loro dovere. Lo ho detto anche a loro quando sono arrivati». Intanto, proprio lunedì, Yuri sarà nuovamente a Roma per manifestare in piazza Montecitorio. «Questa volta non molliamo -assicura- finché non saranno loro a cedere. Solo così abbiamo la speranza di riuscire a riprendere la nostra attività. Lavorare non è un reato, è un diritto. Abbiamo invitato tutte le categorie a seguire il nostro esempio. E vorrei che in piazza Montecitorio fossimo il doppio dell'ultima volta». 

Yuri riapre la sua palestra: «Lavorare non è un reato, non ho paura delle multe»


LA MANIFESTAZIONE

Yuri aveva aperto i battenti mercoledì al ritorno dalla manifestazione di Roma, reduce da due ore di sonno, MA con tutta la determinazione di chi vuole raggiungere un obiettivo. Ritornare al suo lavoro ma anche permettere alla gente di riprendere a praticare uno sport. E i suoi clienti lo stanno seguendo ed assecondando. Come hanno fatto fin dallo scorso autunno quando, pur di riuscire a lavorare, e anche con uno scopo dimostrativo, Yuri aveva spostato i macchinari sul piazzale antistante la palestra. Perché lui è uno che non molla. Anzi, come dice qualche suo cliente, ha un sogno: lavorare in sicurezza, nonostante il covid.

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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