Yuri riapre la sua palestra: «Lavorare non è un reato, non ho paura delle multe»

Giovedì 8 Aprile 2021 di Laura Bon
Yuri riapre la sua palestra: «Lavorare non è un reato, non ho paura delle multe» (Foto di Pexels da Pixabay)
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MASER - Da ieri Yuri, il titolare della palestra Dorian Gray di Maser, ha regolarmente aperto la sua attività.

Non sul piazzale antistante l'edificio come ha fatto per mesi, ma proprio all'interno dell'ampia struttura, piena di macchinari e attrezzi. Lo aveva ventilato da giorni e, al ritorno dalla manifestazione di Roma di cui è stato uno degli organizzatori, ha rotto gli indugi. Attraverso social e messaggi privati ha fatto girare la notizia e ieri ha aperto i battenti. 


IL MESSAGGIO

«Sono tornato stamattina alle 5 e ho riposato solo due orette - ha detto in un video annunciando l'apertura - Ho gli occhi stanchi ma questo non ha importanza. Ciò che conta è che qui siamo operativi. Invito tutti voi che avete un'attività ad aprire a dire basta. Dobbiamo essere noi a farlo. Solo così abbiamo la speranza di riuscire a riprendere la nostra attività. Lavorare non è un reato, è un diritto». Poi aggiunge: «Abbiamo invitato tutte le categorie a farlo - spiega Yuri - Per quanto riguarda le palestre, al momento ci sono io ma si stanno unendo altri esponenti del settore che mi hanno contattato oggi e sono intenzionati ad aderire». L'iniziativa, secondo Yuri, non ha più il volto di una protesta: è qualcosa di diverso. «Finora quanto abbiamo fatto ha avuto il volto di una manifestazione - dice - ora è lavoro, perché penso che lavorare non sia un reato ma un nostro diritto. Io vado avanti. Già stamattina è passata una decina di clienti, poi nel pomeriggio il via vai è continuato». E Yuri, come gli altri che aprono, è convinto di essere nel giusto. «I dpcm sono illegittimi - dice - non sono leggi e non vanno rispettati. Per legge non dobbiamo essere chiusi: comunque sia, peggio di questo non ci può capitare nulla e siamo pronti a tutto. Per questo aprirò tutti i giorni regolarmente». 


I CONTROLLI

Fino al tardo pomeriggio di ieri, in palestra non aveva fatto capolino alcun rappresentante delle Forze dell'ordine. «Sono sicuro che verranno a trovarmi - prosegue il titolare della Dorian Gray - ma ciò non cambia la decisione. Anche i clienti mi stanno appoggiando nell'iniziativa perché pure loro pensano che sia giusto ricominciare a fare sport». Il rischio è però quello di una bella multa di 400 euro. «Le multe non ci fanno paura - dice Yuri - La chiusura è peggio». Questo è, in generale, il quadro emerso anche dalla manifestazione di Roma. «Siamo andati avanti fino alle 22.30 - afferma - C'erano 8-10mila persone. Per quanto riguarda gli scontri, uno sono riuscito in prima persona a evitarlo mettendomi fra la polizia e i manifestanti. Il secondo invece no. Ovviamente non approvo assolutamente i gesti violenti. Di violenza non ne faccio mai. Ma, ripeto, lavorare è un diritto».

Ultimo aggiornamento: 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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