Treviso in rosa da record e con i soldi raccolti nasce la prima palestra contro il tumore al seno

Martedì 9 Maggio 2023 di Mauro Favaro
Treviso in rosa da record e con i soldi raccolti nasce la prima palestra contro il tumore al seno

TREVISO - La prima palestra contro il tumore al seno. E’ quella appena allestita nella sede della Lilt di via Venzone a Treviso. E adesso l’associazione punta ad assumere due personal trainer: uno per le attività di prevenzione e uno per seguire in modo specifico la riabilitazione delle donne che hanno subito un intervento chirurgico. Quest’ultimo passo, che rappresenta il salto di qualità, potrà essere compiuto in particolare grazie alle donazioni legate all’ultimaTreviso in rosa”, la manifestazione che domenica ha richiamato a Treviso oltre 10.200 donne.

Edizione della "Treviso in rosa" dei record

L’evento che unisce sport, divertimento e solidarietà, organizzato dalle società Trevisatletica e Corritreviso, ha dato vita a un lungo fiume rosa che si è sviluppato per le vie del centro della città. La nona edizione è stata quella dei record. «Un successo straordinario. Ho incontrato persone che hanno partecipato per la prima volta e che hanno già assicurato che ci saranno anche alla prossima – spiega Alessandro Gava, presidente della Lilt della Marca – questo ci consente di avere due fari costantemente puntati sulla prevenzione: la tradizionale campagna di ottobre e appunto la “Treviso in rosa” di maggio». L’anno scorso sono state tirate le somme donando alla Lilt circa 20mila euro. «Una donazione che ci ha permesso di allestire anche la nuova palestra – spiega Gava – ora puntiamo a inserire due personal trainer che si occupino delle esigenze delle persone in modo specifico, adattando l’esercizio fisico in base alle diverse situazioni. Il tutto sotto la guida di un fisioterapista». Dopo ginnastica dolce, yoga e Tai Chi, si lavora al lancio della prima palestra espressamente dedicata ad attività contro il tumore al seno. Le adesioni non mancano. Dopotutto si tratta della neoplasia più frequente: rappresenta un terzo di quelle diagnosticate alle donne.

I numeri

I numeri restano stabili. Nella Marca si registrano tra gli 800 e i 900 nuovi casi di tumore al seno all’anno. E la diagnosi precoce è fondamentale. Tanto più dopo il rallentamento degli screening dovuto all’emergenza Covid. Adesso, però, si sta recuperando terreno. Solo nell’ambito dell’iniziativa “Nastro rosa” della Lilt, andata in scena tra ottobre e novembre, sono state visitate oltre 1.000 donne. Tra queste, un centinaio con meno di 50 anni sono state invitate a fare degli esami di approfondimento. Le parole d’ordine sono sempre due: sensibilizzazione e prevenzione, quanto mai intrecciate. «È importante conoscere le buone pratiche cliniche – specifica Gava - l’autopalpazione già dai 20 anni, la visita senologica dai 30 e la prima mammografia a 40 anni». Ma non ci si ferma qui. La Lilt ha dedicato una campagna anche alla prevenzione contro il tumore alla prostata negli uomini: il “Percorso azzurro”. “A volte tra i maschi c’è una maggiore reticenza in queste situazioni – ha sottolineato Gava – ma con una diagnosi precoce, i tassi di guarigione possono raggiungere il 90%, sia per il tumore al seno che per il tumore alla prostata».

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Ultimo aggiornamento: 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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