E’ questo l’esito dell’autopsia condotta ieri da Antonello Cirnelli, il consulente nominato dalla Procura di Treviso che sulla morte della 68enne ha aperto un fascicolo di indagine ipotizzando il reato di omicidio colposo.
Tre i medici dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso iscritti nelle carte ora in mano al sostituto procuratore della Repubblica Davide Romanelli: Domenico Billeci, 63enne originario di Noto, il 43enne jesino Jacopo Del Verme e il 59enne di Vittorio Veneto Massimo Sonego, i tre dottori che si sono occupati dell’intervento chirurgico.
Sul corpo della donna sono stati condotti, oltre a prelievi di carattere istologico, anche esami di natura microbiologica e questo al fine di determinare se come pare fosse risultata positiva ad un secondo da tampone sul Covid 19 mentre il primo, effettuato al momento del ricovero, aveva dato esiti negativo. I risultati di quest’ultimo test saranno messi a disposizione della magistratura e comunicati alla famiglia. Genoveffa Torresan era stata ricoverata qualche giorno prima per la rimozione di un adenoma ipofisario, un tumore benigno per il quale il successo terapeutico a seguito di intervento può raggiungere il 90 per cento dei casi. Ma la terapia chirurgica
LA DIFESA
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Il 23 marzo la 68 enne è entrata in camera operatoria e qualche cosa va storto. Al suo risveglio la Torresan lamenta da subito un dolore fastidioso alla testa che, con il passare del tempo, diventa oppressivo e fortissimo. Viene quindi sottoposta a nuove analisi e l’esito non lascia adito a dubbi: la signora soffre di una vasta emorragia cerebrale che interessa parti molto estese dell’encefalo e viene prontamente riportata in sala operatoria per essere sottoposta ad un secondo intervento chirurgico. A scatenare