Orso, un altro avvistamento: è sceso verso la pianura. Il sindaco: «E' lui ad avere bisogno di protezione, non noi»

Giovedì 8 Giugno 2023 di Paolo Calia
L'orso avvistato a Conegliano

TREVISO - Secondo avvistamento nella Marca: dopo Fregona, Cordignano. L'orso bruno sceso dal Cansiglio continua nella sua esplorazione arrivando alle soglie della pianura e spingendosi anche un po' oltre. Ancora una volta a immortalarlo è stata la video-trappola di una cacciatore piazzata sopra un'altana utilizzata per la caccia al cinghiale. Stessa modalità già vista pochi giorni prima a Fregona dove, rivelano i carabinieri forestali che si stanno occupando del caso, gli avvistamenti sono stati ben due: uno il 27 e uno il 29 maggio. «A muoversi è però sempre lo stesso esemplare - spiega il sindaco di Cordignano Roberto Campagna - è un maschio, schivo, di piccole dimensioni, un orso bruno che viene monitorato e tenuto sotto controllo. Non c'è pericolo e vogliamo lasciarlo tranquillo: è lui ad avere bisogno di protezione, non noi».

La speranza è che torni al più presto tra i boschi della piana: «Molto probabilmente c'è già tornato», spiega il sindaco. Dopo l'avvistamento di Fregona si era sparsa la voce che gli orsi nel trevigiano potessero essere addirittura due. Ma così non è: i video delle foto-trappole rimandano l'immagine di un solo esemplare che si sta muovendo lungo la Pedemontana senza un itinerario ben preciso, tipico atteggiamento di un orso giovane in esplorazione.

TIMORI
Tra i residenti però gli animi sono molto diversi. A Fregona. per esempio, c'è chi arriva anche a parlare di abbattimento e chi annuncia di avere paura di festa una semplice passeggiata nei boschi. Nella mente di tutti è ancora vivo quanto accaduto in Trentino. L'eco dell'aggressione costata la vita a un giovane escursionista e tutte le polemiche che ne sono seguite, a cominciare dalla cattura dell'orsa che avrebbe attaccato è ucciso il 26enne Andrea Papi e i provvedimenti per abbatterla sempre stoppati dal tribunale, è fortissimo. Ma l'orso trevigiano pare di pasta del tutto diversa, uno può incline a farsi i fatti suoi ed evitare i luoghi più frequentati. «È un esemplare in dispersione che arriva dalla Slovenia e non è necessario nemmeno pensarci all'abbattimento - spiega Francesco Mezzavilla, attualmente responsabile della Commissione Tutela Ambiente Montano del Cai - il Cansiglio è un corridoio di passaggio naturale per tante specie, orso compreso. I giovani quando lasciano il loro gruppo originario in genere passano dalla Slovenia al Friuli, con qualche puntata anche in Austria. Poi scendono attraverso la Carnia e molto spesso arrivano in Cansiglio. Sono quasi sempre maschi, non femmine con cuccioli al seguito che sono molto più stanziali e in genere più problematiche. Questi giovani maschi invece si fermano per periodo brevi, massimo qualche mese. Poi o proseguono o tornano indietro». Difficilmente invece gli orsi che sconfinano nella Marca arrivano dal Trentino: «Per venire da questa parte bisogna superare un fiume, una ferrovia e un'autostrada osserva Mezzavilla - nonostante per un orso veramente intenzionato a farlo non siano ostacoli insuperabili, è ben difficile che accada».

LE CONSEGUENZE
In tutta l'area Pedemontana l'attenzione è massima, ma i rischi sono veramente molto limitati: «Per gli allevatori i pericoli sono veramente minimi - continua l'esperto - magari qualche preoccupazione in più ci può essere per chi produce miele e cura gli alveari». Per gli escursionisti è poi molto complicato incrociarlo durante le gite nei boschi, sia per via delle abitudini notturne del plantigrado, sia per la sua naturale diffidenza. «L'orso ha un olfatto sviluppatissimo, individua l'uomo a distanza e se ne tiene alla larga - spiega Mezzavilla - se proprio capita di incrociarlo il consiglio è quello di non fare niente, restare fermi e calmi. L'ideale è mantenere sangue freddo e non mettersi a correre, o salire sugli alberi o, men che meno, avere atteggiamenti aggressivi perché l'orso fa tutto questo meglio di noi. Non entro nel merito di quanto accaduto nel caso dell'aggressione in trentino, non ho elementi per giudicare. Nel bosco serve sempre prudenza. Molto spesso per essere assolutamente sicuri di non incrociare un orso è sufficiente muoversi facendo rumore».

      

Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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