TREVISO - Una legge per mettere un freno al proliferare di orsi e lupi attraverso trasferimenti dalle zone più popolate, sterilizzazione e, nei casi più gravi, abbattimenti decisi direttamente dalle autorità locali. Gianangelo Bof, deputato leghista e sindaco della piccola Tarzo, comune dell'alta Marca nel cuore della pedemontana, ha deciso di rompere gli indugi e portare in Parlamento il complicato ed esplosivo rapporto tra territorio e grandi predatori. Il caso di quanto accaduto in Trentino, l'assalto mortale di un orso a un giovane runner entrato in un bosco, ha scatenato polemiche a non finire dando voce, e forza, a chi chiede interventi decisi per limitare il proliferare delle specie ritenute più pericolose.
L'ALLARME
Bof è molto deciso. Anche nel suo piccolo comune il problema dei predatori si fa sentire. Da pochi giorni gli è arrivato tra le mani il video registrato di notte da una foto-trappola piazzata in un bosco del suo territorio. Prima si vede una famiglia di cinghiali passare tra gli alberi. Dopo qualche secondo, sulle loro tracce, sbucano cinque canidi che assomigliano molto a lupi. «Sono lupi - taglia corto il parlamentare/sindaco - si vede chiaramente da come si muovono in gruppo, i cani non fanno così. A Tarzo c'è probabilmente il branco più numeroso di tutta la provincia di Treviso. In questo video se ne vedono cinque, in altri casi ne sono stati contati fino a otto. Sono stati ripresi da una di quelle foto-trappole che i cacciatori mettono nei pressi dei posti di passaggio dei cinghiali. Molto probabilmente le immagini non stanno riprendendo una fase predatoria, i lupi non sembrano muoversi con particolare fretta. Ma che siano anche qui è innegabile». Da sindaco, Bof registra quotidianamente le paure di allevatori e agricoltori della zona: «Il lupo, a oggi, non si è mai rivelato pericoloso per l'uomo, che tende sempre ad evitare. Ma gli allevatori hanno paura per il bestiame e ci sono stati casi di asini predati. Ma i lupi ci sono. E vanno tenuti sotto controllo. Così come gli orsi, soprattutto dopo quanto accaduto in Trentino. Ed è arrivato il momento che l'Ispra (l'organo che tutela la fauna selvatica ndr) ammetta che un problema esiste. Fino a oggi non l'ha fatto soprattutto per motivi ideologici».
LE AGGRESSIONI
La proposta di legge di Bof parte da qui: «Orsi e lupi sono specie da tenere sotto controllo - ribadisce - assieme alla collega parlamentare Vanessa Cattoi, trentina e che da tempo sta lavorando a un progetto analogo per la sua regione, stiamo predisponendo una proposta di legge per chiedere all'Ispra di riconoscere che un problema esiste e per avviare operazioni di monitoraggio e controllo del numero di esemplari attraverso prelievi e sterilizzazioni.
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Il sindaco Bof