Caduta mortale in azienda, lo strazio della moglie di Andrea: «Ho detto ai bimbi che il papà non c'è più, ma non mi credono»

Venerdì 7 Gennaio 2022 di Benedetta Basso
Andrea Soligo con la moglie Giorgia Nicole
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VEDELAGO - «Nulla avrà più un senso senza di te. L’uomo migliore che io abbia mai conosciuto in vita mia. Buono, gentile, disponibile, un amico fidato, un figlio meraviglioso, un marito e un padre eccezionale. Mai avrei pensato di doverti lasciare. Potevo pensare a tutto ma non a questo. Hai dato un senso alla mia vita». Frasi d’amore e di addio. Quelle che Giorgia Nicole Gatto, moglie di Andrea Soligo, morto sul lavoro mercoledì mattina, 5 gennaio, gli ha dedicato ieri sui social. Frasi che accompagnano una loro foto romantica su una spiaggia. «Mi hai insegnato tante cose, mi hai migliorata, abbiamo fatto la cosa più bella che potessimo fare, i nostri figli. Avevamo dei progetti per il nostro futuro, ma il destino ha deciso che il nostro tempo cominciava ad essere troppo» continua Giorgia. «Conservo tutto quello che ci siamo detti e fatti in questi meravigliosi 8 anni, perché sei e sarai la cosa migliore che mi sia mai capitata. Ti chiedo solo di guardarci da lassù, di proteggerci e di non fare troppo il matto con la moto che ti sarai finalmente preso, perché le multe non te le pago. Ti amo amore mio, sei la nostra anima». Parole strazianti che fanno subito pensare ai due piccolissimi bambini. I figli di Andrea Soligo, di 4 e 2 anni, continuano a chiedere dove sia il padre. Giorgia, la moglie, avrebbe detto loro la verità sin da subito: «Il papà non c’è più».

Eppure è difficile spiegare una tragedia simile a due bambini così piccoli e infatti continuano a cercarlo e a volerlo lì con loro. Ma Andrea non c’è più.

LA TRAGEDIA
Una caduta di 4 metri da una scala non gli ha dato scampo e il giovane 25enne è morto durante il trasporto all’ospedale di Bassano. Il dipendente della Veneta Impianti di Riese stava eseguendo dei lavori di manutenzione per una ditta esterna, la Fen Impianti di Tezze sul Brenta nella zona industriale della frazione Belvedere. Attorno alle 10.30 la terribile caduta che gli ha causato un gravissimo trauma cranico e la frattura del rachide cervicale.

LA VISITA
Nel tardo pomeriggio di ieri Gianni Precoma, sindaco di Caerano, si è recato a casa dei genitori del giovane per esprimere il proprio cordoglio e quello di tutta la comunità. «C’erano mamma Paola, papà Gianni, la moglie Giorgia e il fratello Alessandro. Uniti per supportarsi in questo tragico momento di dolore e incredulità. Inutile dire che ho trovato molta amarezza e disperazione. Non riuscivano nemmeno a parlare». Andrea era originario di Caerano, dove tutt’ora abitano i genitori e il fratello. Il 25enne, invece, si era trasferito a Vedelago nel 2017, anno in cui è nato il primo figlio. Nel 2019 il matrimonio e la nascita della secondogenita. I funerali si terranno proprio nella chiesa di Caerano, dove Andrea ha ricevuto tutti i sacramenti, compreso il matrimonio. Il giorno dell’ultimo saluto sarà deciso nei prossimi giorni, non appena ci sarà il nulla osta della Procura che ha aperto un’indagine per omicidio colposo. Il sindaco sta valutando se proclamare il lutto cittadino nel giorno della celebrazione dei funerali, nonostante il giovane non abitasse più a Caerano. Ieri sera i familiari stavano aspettando anche l’arrivo di don Roberto Stradiotto, forse per stabilire la data e parlare di Andrea, che gli amici continuano a descrivere come un ragazzo dal cuore d’oro.
 

Ultimo aggiornamento: 17:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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