TREVISO - «Siamo riusciti a portare a casa qualcosa per nostro figlio che è morto sul lavoro». Un urlo disperato e allo stesso tempo di liberazione quello di mamma Monica Michielin questa mattina, 3 marzo, nei corridoi del tribunale di Treviso. Che si unisce a quello di Anna, sorella di Mattia Battistetti, 23enne morto in un cantiere edile della ditta Bordignon a Montebelluna nell'aprile del 2021: «Il danno per cui siamo qui è la morte di un ragazzo ucciso sul lavoro». «Mattia è morto sul lavoro perché c'è stata la negligenza di qualcuno - sottolinea ancora la mamma - E questo deve essere urlato fuori dal Tribunale. Mattia è stato ucciso sul lavoro, mentre stava lavorando». Il processo, arrivato alla seconda udienza, ha visto l'ammissione della costituzione di parte civile. «E' andato bene, siamo riusciti a portare a casa qualcosa», commenta Monica.