Caduta fatale in azienda, la procura vuole l'esame tossicologico: salta l'addio ad Andrea. La moglie: «Uno strazio»

Giovedì 13 Gennaio 2022
Andrea Soligo e la moglie Giorgia Nicole

VEDELAGO - «A dolore si aggiunge dolore. La procura non ha ancora rilasciato il nulla osta per il funerale di mio marito e l’autopsia ormai è stata eseguita tre giorni fa» dice Giorgia Nicole Gatto, moglie di Andrea Soligo, il 25enne di Vedelago, vittima di un incidente sul lavoro a Tezze sul Brenta, nel vicentino. L’autorità giudiziaria, infatti, per togliere ogni dubbio sulle ragioni della caduta mortale in fabbrica, dopo l’autopsia ha disposto un esame tossicologico il cui esito non è ancora arrivato sul tavolo del sostituto procuratore vicentino Alessandra Block, che sull’infortunio mortale ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Due gli iscritti nel registro degli indagati: si tratta Luciano Giacomelli, 60 anni, titolare della Veneta Impianti (la ditta per cui lavorava l’elettricista), e di Benedetto Umberto Selvatico, 52enne di Imola, responsabile della Fem Impianti di Tezze sul Brenta dove è avvenuta la tragedia e fino a dicembre 2020 presidente di Formula Imola, la società che gestisce l’autodromo della cittadina emiliana.
L’esame autoptico, eseguito dal medico legale Nicola Piagaiani, ha concluso che la morte è da far risalire a un grave trauma cranico.

Ad assistere anche il dottor Elvio Bellini, il consulente di parte della famiglia della vittima che si è affidata agli avvocati Fabio Capraro e Marco Bonazzi. La famiglia, in attesa del nulla osta, ha deciso che il funerale verrà celebrato a Caerano San Marco dove Andrea ha vissuto con i genitori prima di sposarsi e di trasferirsi a Vedelago.

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