ODERZO (TREVISO) - «Non ci sono riscontri probatori e elementi oggettivi tali da giustificare lo stato di detenzione in carcere». Lo ha scritto nella sua richiesta di scarcerazione il sostituto procuratore della Repubblica Francesca Torri e così dal tardo pomeriggio di sabato scorso Carlo Frisiero, il 44enne di Oderzo che due settimane fa si era presentato ai carabinieri di Bologna autoaccusandosi dell'omicidio del padre disabile, è tornato ad essere un uomo libero. E prende sempre più corpo l'ipotesi secondo cui l'uomo, che secondo l'avvocato difensore Antonella Sala soffre di una evidente condizione di disagio psichico, si possa essere in realtà inventato tutto. Da quando è fuori si è volatizzato. Tornato in libertà dopo i 14 giorni trascorsi nell'infermeria del carcere di Bologna non ha chiamato i parenti, né ha parlato con il suo legale. Nessuno sa dove sia. «Sono tre giorni che lo cerco al telefono - ha detto ieri il fratello Stefano - non mi ha mai risposto».
Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 12:47
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