Uccise Elisa a coltellate sul Piave, Biscaro a giudizio nonostante la perizia psichiatrica

La giovane donna era all'Isola dei Morti su un lettino, per prendere il sole. L'assassino la colpì ferocemente alle spalle e, macabro dettaglio, le tagliò un orecchio come trofeo

Sabato 21 Gennaio 2023 di Giuliano Pavan
Fabrizio Biscaro uccise Elisa Campeol mentre prendeva il sole sul Piave, a Moriago

MORIAGO - L'ultima relazione degli assistenti sociali che lo hanno in cura afferma che soffre di un grave disturbo di personalità che gli impedisce di intendere. Ma l'accusa nei suoi confronti, omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e delle sevizie, nonostante la richiesta del pubblico ministero Gabriella Cama di un'integrazione alla perizia psichiatrica, ha spinto il gup di Treviso, Cristian Vettoruzzo, a disporre il rinvio a giudizio del killer del Piave.

GLI SVILUPPI
Il processo davanti alla corte d'assise inizierà il prossimo 3 aprile. Giorno in cui per Fabrizio Biscaro, l'operaio 35enne di Col San Martino che il 23 giugno 2021 uccise con 20 coltellate la 35enne di Pieve di Soligo Elisa Campeol mentre era stesa sul lettino a prendere il sole a Moriago della Battaglia, all'Isola dei Morti, tagliandole poi un orecchio che si è portato appresso come feticcio, inizierà un nuovo fronte giudiziario.

Con la possibilità da parte della difesa, rappresentata dall'avvocato Rosa Parenti, di chiedere un'ulteriore perizia psichiatrica e puntare alla non punibilità per lo stato di instabilità psichiatrica dell'assassino, reo confesso del delitto. Circostanza che poteva verificarsi già ieri mattina al termine dell'udienza preliminare: l'avvocato Lorenza Secoli, parte civile per i familiari della vittima, aveva messo in preventivo che il giudice potesse anche disporre il non luogo a procedere. Non è stato così. «Adesso, finalmente - ha dichiarato l'avvocato Secoli - l'attenzione si è spostata sul delitto e sulla vittima, e non sulle condizioni di chi ha commesso il fatto». Pensiero condiviso anche dai genitori di Elisa Campeol, che ieri erano presenti nell'aula I al primo piano del palazzo di giustizia di Treviso, e che hanno visto da vicino, per la prima volta, il giovane che ha spezzato la vita alla loro figlia.

IL DELITTO
Fabrizio Biscaro, da oltre un anno, si trova nel Rems (residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) di Nogaro, in provincia di Verona. Sta effettuando un percorso di recupero dopo il delitto dopo essere stato riconosciuto come socialmente pericoloso. È proprio nella struttura veronese, che ogni sei mesi deve dar conto del quadro psicologico e psichiatrico del 35enne, che gli è stato diagnosticato il grave disturbo di personalità. Circostanza peraltro già emersa nel corso delle indagini, ma ancora in via di definizione.

D'altra parte le modalità dell'omicidio avevano fin da subito spinto gli inquirenti a presupporre che il killer non fosse in sé. Anche se, dopo l'omicidio, aveva lucidamente ammesso di essere stato lui a compierlo. Le indagini hanno stabilito che il giorno prima del delitto il 35enne si era organizzato per colpire. Aveva preso da casa uno zaino con il necessario per passare una notte fuori, aveva acquistato un coltello da cucina al Conad di Valdobbiadene ed era anche stato una prima volta proprio all'Isola dei morti. Forse già per cercare una vittima, o forse per sondare il terreno e tornare a colpire quando la zona fosse stata più tranquilla. Dettaglio che è rimasto senza risposta. Biscaro aveva poi parcheggiato l'auto lontano dal luogo dell'omicidio (nella zona industriale di Vidor, a circa cinque chilometri di distanza), si era diretto verso l'Isola dei Morti attraverso un sentiero poco battuto e, a caso, aveva scelto la sua vittima. Ha colpito Elisa Campeol alle spalle, sferrandole 20 coltellate. Poi le ha tagliato un lembo dell'orecchio e, lasciandola agonizzante, se n'è andato. Poi, recuperata l'auto, si era diretto verso la caserma dei carabinieri, ancora sporco di sangue, dicendo ai militari: «Sono stato io, ero pieno di rabbia».

Ultimo aggiornamento: 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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