Omicidio di Conegliano, autopsia sul corpo della madre uccisa dal figlio. Proseguono le indagini

Venerdì 28 Ottobre 2022 di Giuliano Pavan
Autopsia sul corpo della madre uccisa dal figlio a Conegliano

CONEGLIANO - Nonostante la causa della morte sia chiara, la Procura di Treviso ha comunque disposto l’autopsia sul corpo di Maria Luisa Bazzo, l’87enne di Parè di Conegliano sgozzata lunedì mattina, nel loro appartamento di via Einaudi, dal figlio Ippolito Zandegiacomo, 57 anni. L’uomo, arrestato per omicidio volontario, è stato trasferito ieri, 27 ottobre, dall’ospedale di Conegliano al Ca’ Foncello di Treviso: è ancora sedato dopo il raptus. Ieri mattina si è tenuta la convalida dell’arresto, ma l’interrogatorio è stato rinviato a data da destinarsi in attesa che l’uomo sia in grado di sostenerlo. Intanto, dopo l’assegnazione d’ufficio all’avvocato Valentina Pizzol, il nuovo difensore del 57enne è l’avvocato Danilo Riponti, che incontrerà il killer nei prossimi giorni. 

Le indagini

Fatto salvo che per la Procura il caso è sostanzialmente chiuso, nel senso che non ci sono dubbi che la vittima sia stata uccisa dal figlio (è stato lui, infatti, a chiamare i carabinieri confessando l’omicidio, ndr), gli inquirenti stanno disponendo tutta una serie di accertamenti (autopsia compresa) per non lasciare nulla al caso. Il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Michele Permunian il quale ha intenzione di chiedere, nel corso di un incidente probatorio, che Zandegiacomo venga sottoposto a una perizia psichiatrica. «I risultati saranno decisivi» aveva detto il procuratore Marco Martani nell’ottica di un eventuale processo.

Già, perché dall’esito della perizia potrebbe emergere che il 57enne non sia imputabile. E di conseguenza destinatario di una misura di sicurezza in una struttura di recupero ma non in grado di sostenere un procedimento penale. Serviranno mesi. 

Gli accertamenti

Un particolare su cui la Procura vuole avere dei riscontri riguarda la terapia che Zandegiacomo stava seguendo. Il suo raptus di follia potrebbe infatti essere stato scatenato dal fatto che l’uomo non avesse assunto regolarmente le sue medicine. Seguito sia dal Serd per problemi di alcol e droga e dal centro di salute mentale per disturbi psichici, non è escluso che la madre, che voleva curarlo a casa prendendosi cura di lui, non sia stata capace di fargli assumere i medicinali prescritti dall’azienda sanitaria. Di certo c’è che lunedì mattina la follia di Zandegiacomo è scoppiata: l’uomo, armato di coltello, ha infatti infierito sulla donna che ha cercato disperatamente di difendersi.

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Ultimo aggiornamento: 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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