Omicidio del Piave. Anica Panfile uccisa a mani nude da una raffica di calci e pugni: «Non ha nemmeno potuto difendersi»

Domenica 28 Maggio 2023 di Maria Elena Pattaro
Omicidio del Piave. Anica uccisa a mani nude da una raffica di calci e pugni

TREVISO - Non si è difesa. Anica Panfile non è riuscita a parare i colpi inferti dall’assassino. Sulle mani e sulle braccia non ci sono ematomi o segni di colluttazione che facciano pensare al tentativo disperato di proteggersi da chi la stava massacrando di botte, forse al culmine di una lite sfociata in omicidio. Uccisa a mani nude. È questo lo scenario che si va delineando in queste ore e su cui stanno indagando i carabinieri trevigiani. I militari sono tornati più volte sull’argine del Piave in questi giorni alla ricerca di tracce e indizi utili a ricostruire il delitto e trovare il responsabile. È passata ormai una settimana dal ritrovamento del corpo, a Spresiano, in un’ansa del Piave compresa tra e la strada delle Grentine. Ma la morte di Anica rimane ancora un giallo: nessun movente, nessun assassino. Mentre non è detto che ci sia per forza un’arma del delitto, anzi. Il tipo di ferite inferte alla donna sembra infatti più compatibile con dei pugni che con una serie di colpi inferti con una spranga o un bastone. Il corpo è stato poi gettato nel fiume. E trasportato dalla corrente fino all’isolotto in cui domenica mattina lo ha avvistato un pescatore. Per avere la certezza sulle modalità con cui è stata uccisa bisogna attendere 90 giorni, quando il medico legale Antonello Cirnelli presenterà alla Procura la propria relazione. Dai primi riscontri dell’autopsia è molto probabile che la donna sia stata uccisa a mani nude. Meno plausibile invece l’ipotesi che sia stata colpita con un bastone o una spranga. Di certo era già morta quando è finita nel fiume visto che la salma non presenta i segni tipici dell’annegamento. Anica aveva addosso una maglia rossa, la stessa con cui è stata avvistata l’ultima volta ad Arcade, il pomeriggio della sua scomparsa, il 18 maggio. 

Giallo sulla morte di Anica, uccisa a mani nude

Della felpa grigia citata della denuncia di scomparsa presentata dal compagno Luigino De Biase, invece, nessuna traccia. Il killer potrebbe essersene sbarazzato per timore di aver lasciato tracce di sé sul tessuto. La scientifica ha prelevato dei campioni dai vestiti, che ora verranno analizzati in laboratorio. All’appello mancano anche il cellulare e la borsa della vittima. L’assassino aveva dei complici, secondo gli inquirenti: difficile che abbia agito da solo, almeno per sbarazzarsi del cadavere. Ma non è escluso che anche all’aggressione abbiano partecipato più persone. Nelle scorse ore i militari sono tornati sul Piave, dove potrebbero raccogliere tasselli utili per risolvere il caso. Primo fra tutti il punto in cui il corpo potrebbe essere stato gettato in acqua. Il cavalcavia dell’autostrada A27 è già stato escluso: è dotato di barriere e da quell’altezza il corpo si sarebbe sfracellato. 

Gli accertamenti

Le indagini per omicidio volontario proseguono: al momento non ci sono indagati. I carabinieri stanno passando al setaccio le immagini di oltre 60 telecamere, disseminate fra Treviso, Arcade e Spresiano. Hanno già sentito tutti i soggetti che la giovane mamma era solita frequentare. Dall’attuale compagno, all’ex datore di lavoro Franco Battaggia, personaggio con un noto passato criminale. L’uomo gestisce la pescheria “El Tiburon” di Spresiano, dove Anica aveva lavorato fino a 8 mesi fa. «Era eccezionale» la ricorda Battaggia, dicendo di averla incontrata giovedì pomeriggio, poco distante dalla casa di riposo di Santa Bona, dove lei faceva l’aiuto cuoca. Il turno finiva alle 14 e lei aveva appuntamento con Battaggia per farsi consegnare il Cud per la dichiarazione dei redditi. L’uomo dice di essere rimasto lì un’oretta, fino alle 15.30 e di averla vista preoccupata: «Aveva problemi economici».

Alle 16.30 l’ultimo avvistamento ad Arcade, davanti a un negozio di biciclette, a 100 metri dalla casa di Battaggia, dove la 31enne faceva le pulizie. Poi tre giorni di blackout, fino al ritrovamento del cadavere. 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci