PONZANO «Si ama il proprio lavoro soltanto se lo si conosce bene». Parole chiare, rivolte in particolare ai giovani, espresse ieri da Gianfranco Boranga, decano dei pensionati di Confartigianato, premiato al Relais Monaco da parte dell’Anap per i suoi 75 anni di lavoro. L’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, che nel 2011 ha istituito l’Albo Nazionale dei Maestri d’Opera e d’Esperienza, ha insignito lui ed altri 46 soci che abbiano svolto per almeno 25 anni la propria attività nel settore di competenza, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale. Caratteristiche che ben si attagliano al 90enne conosciutissimo maestro del ferro di Montebelluna, figura di spicco del mondo artigiano di Marca che ha lasciato l’attività solo il 31 dicembre scorso, e che ha brevemente raccontato la storia dell’invidiabile traguardo raggiunto.
STORIE D’ALTRI TEMPI
«Ho iniziato nel 1943 quando, all’età di 11 anni, ero andato ad aiutare mio padre rimasto quasi senza lavoratori, arruolati per il fronte della guerra – ha spiegato Gianfranco Boranga – è stata la passione a farmi arrivare fino a questo punto. I giovani di oggi devono “possedere” il lavoro. Vedo che alcuni non ci tengono. Non vengono educati a tutte le sue sfaccettature. Invece serve farli entrare a fondo prima che possano padroneggiare un’attività. Il nostro compito è quello di trasmettere tutte le nostre conoscenze ed esperienze». L’attestazione a tutti i premiati è stata conferita da Giovanni Mazzoleni, coordinatore nazionale dei Maestri d’opera e di esperienza, e da Guido Celaschi e Fiorenzo Pastro, rispettivamente presidenti nazionale e provinciale del Gruppo, assieme ai sindaci dei rispettivi comuni di residenza. Un registro dei Maestri d’Opera che rappresenta un valido strumento mirato a valorizzare e sottolineare l’importanza del lavoro svolto dagli iscritti, con particolare attenzione alle innovazioni introdotte ed al contributo offerto nella promozione, grazie al loro talento, del Made in Italy invidiato in tutto il mondo ed espressione di qualità, competenza e creatività.
I RICONOSCIMENTI
«In quest’ottica – spiega l’associazione - il premiato rappresenta una figura centrale, sia come fonte di memoria da trasmettere alle nuove generazioni, sia come cerniera fra la tradizione artigianale e l’innovazione del prodotto, per favorire la ricerca del nuovo e del meglio».