Ladri rubano gasolio da un'abitazione, ma lasciano il rubinetto aperto e inquinano il canale

Sabato 29 Ottobre 2022 di Annalisa Fregonese
Ladri rubano gasolio da un'abitazione, ma lasciano il rubinetto aperto e inquinano il canale

ODERZO - Rubano il gasolio dalle due cisterne di un’abitazione a Rustignè. Ma, i ladri lasciano il rubinetto aperto. L’idrocarburo gocciola, così, un po’ alla volta, ma inesorabilmente, nel tombino delle acque bianche che scarica direttamente nel canale Bidoggia. E provoca un vasto inquinamento. Tanto che è dovuta intervenire l’Arpav, oltre ai Vigili del fuoco e alla polizia locale. Si conta che in acqua sia finita una decina di litri di idrocarburo. «Basta poco - hanno detto dall’Arpav - per inquinare e questo è uno sversamento notevole». L’acqua del canale Bidoggia serve principalmente per annaffiare i campi. Fortunatamente, in questo periodo, le operazioni sono ridotte. Però, già giovedì pomeriggio si avvertiva nell’aria un odore di gasolio, che ieri mattina è diventato molto forte. Tanto che è stata allertata la polizia locale. «E’ stata effettuata una indagine approfondita per capire l’origine e risalendo il canale è stato appurato che il gasolio proveniva da un paio di cisterne presenti presso una abitazione sita in via Postumia di Rustignè – spiega Andrea Marchesin, comandante della polizia locale opitergina -. Identificati i proprietari, ignari dell’accaduto. Dalle indagini è emerso che ignoti nelle notti scorse avevano rubato circa 20 ettolitri di gasolio, per un danno di circa 3600 euro, dalle cisterne e dopo averle svuotate hanno lasciato i rubinetti aperti. Nella campagna circostante è stata ritrovata l’attrezzatura usata per lo scopo, precisamente delle taniche e dei contenitori». 
 

L’OPERAZIONE
Ieri mattina molti automobilisti in transito sulla rotatoria della strada regionale Postumia hanno notato vigili del fuoco e addetti di un’impresa specializzata che erano all’opera per il recupero del gasolio presente in vaste macchie oleose sulla superficie del corso d’acqua. «Si procederà con le denunce e l’informativa all’autorità giudiziaria» fa sapere il comandante Marchesin. Sgomenta di fronte a quanto accaduto la famiglia proprietaria delle cisterne, che appena una decina di giorni fa erano state riempite di gasolio agricolo, necessario per far marciare il trattore. «Non abbiamo udito nulla – hanno detto i proprietari -. Le cisterne non sono visibili, le copriamo sempre con un telo. Molto probabilmente ci hanno tenuti d’occhio». 
 

IL PROBLEMA
«Oltre al danno economico – proseguono dalla famiglia – perchè di questi tempi sappiamo benissimo quanto costa il gasolio, c’è stato pure quello ambientale.

L’Arpav ci ha detto che comunque bastano anche pochi litri di gasolio affinchè si sviluppi un cattivo odore molto importante». Nella famiglia hanno già deciso: gasolio non se ne compra più, la cisterna rimarrà vuota. Quando sarà da far andare il trattore si andrà con la tanica alla stazione di servizio. Un tempo nelle campagne si rubavano galline e salami. Adesso il gasolio è ben più prezioso.

Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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