Andrea, 25 anni, dalla gelateria alla Ferrero: tra mail, riunioni e assaggi...

Lunedì 4 Gennaio 2021 di Pio Dal Cin
Andrea, il veneto di 25 anni manager della Nutella
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GODEGA (TREVISO) - Andrea Padovan è un giovane di 26 anni originario di Pianzano di Godega. Da poco la Ferrero gli ha rinnovato il contratto come Ptpm (Product technical performance manager): il suo compito è cercare nuove soluzioni per migliorare la qualità dei prodotti, sia quelli già sul mercato sia quelli in rampa di lancio, a cominciare dalla punta di diamante Nutella.

Il Gruppo Ferrero è presente in oltre 170 Paesi.


Andrea, qual è stata la sua reazione quando le hanno confermato il contratto?
«Le dico la verità, non dormivo da tre giorni. Ero teso, poi con il Covid che incombeva su tutto, ero un po' preoccupato. Appena l'ho saputo la reazione è stata di grande gioia e felicità per la fiducia che l'azienda ha riposto in me».


Può raccontare ora il percorso che l'ha portata fin qui?
«Sono originario di Pianzano di Godega di Sant'Urbano dove ho frequentato le elementari e le medie. Le superiori le ho fatte all'Istituto Beltrame di Vittorio Veneto. Poi ho lavorato in grandi alberghi come cameriere per pagarmi gli studi universitari in Tecnologie Alimentari. Dopo la laurea ho frequentato il Master Michele Ferrero. Era agosto 2018 Eravamo in circa 100, siamo rimasti in 12 e ho avuto l'onore di essere nominato miglior studente del Master. A settembre del 2019 sono stato assunto in Ferrero come tirocinante e ad agosto 2020 il rinnovo».


Un'ascesa veloce vista la sua giovane età. A cosa l'attribuisce?
«All'attenzione che la Ferrero ha verso i giovani e sulla qualità, non solo su quella dei prodotti, ma anche sulle persone ed il lavoro di squadra. C'è un motto in Ferrero che recita: Proud to be Ferrerian che significa Orgoglioso di essere Ferreriano e questo sintetizza il modus operandi che ci dà sempre nuovi stimoli ed energie».


Qual è la sua giornata tipo?
«Entro in ufficio e controllo le email o se ci sono riunioni. Saluto i miei collaboratori. Poi si inizia ad assaggiare e sperimentare per migliorare i prodotti già esistenti in modo che l'azienda sia sempre competitiva».


Il suo lavoro prevede anche molti viaggi?
«Si certo, solo che a causa del Covid i viaggi si sono ridotti drasticamente».


A cosa, a chi, a parte lo studio e il lavoro, attribuisce il successo finora ottenuto? Chi l'ha aiutata nel percorso?
«Sicuramente i miei genitori. Mamma (Paola) e papà (Sandro) gestiscono una gelateria artigianale a Pianzano. Anche la mia ex ragazza (Sara) mi è sempre stata vicino supportandomi e l'azienda che ha da sempre posto la sua fiducia in me, come in tutti i suoi dipendenti. È una delle pochissime aziende che non ha messo nessuno, nemmeno i tirocinanti, in cassa integrazione. E questo la dice lunga sul modo di gestire i rapporti con i loro dipendenti».


Quanto è importante fare un lavoro che piace?
«Sono contentissimo del mio lavoro, non avrei potuto desiderare di meglio dalla vita. Incontro e conosco moltissime persone, mi confronto ogni giorno con realtà nuove ed interessanti. Fin da bambino sono stato vicino al settore alimentare con i miei genitori, la scuola, le esperienze che ho fatto. Mi sento veramente fortunato».


Che consiglio si sentirebbe di dare ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro?
«Investire su se stessi, sul proprio interesse, studiare e lavorare tanto per perseguire il risultato e gli obiettivi prefissi. Credere nel proprio sogno e nella passione di quello che ci si prefigge come scopo. Non farsi abbattere dalle difficoltà e tenere duro».


Si sente arrivato o si è posto dei nuovi obiettivi per la sua crescita professionale?
«No, non mi sento assolutamente arrivato, anzi, direi che sono solo all'inizio del mio cammino professionale che spero mi porterà a nuovi orizzonti. Sono grato all'azienda per l'opportunità che mi è stata data e con orgoglio e impegno cercherò sempre di migliorarmi».


È superfluo chiedere a mamma Paola come si senta dopo aver saputo dell'incarico ricevuto dal figlio Andrea.

«Nella gelateria artigianale che io e mio marito gestiamo a Pianzano di Godega (la S. Lorenzo) ha sempre dato una mano interessandosi dei gusti, delle formule e della preparazione. È veramente la sua passione quella di sperimentare, trovare nuove sfide». Anche il papà Sandro è felice per Andrea: «Ci ha resi veramente orgogliosi».

Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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