Chiesa gremita per i funerali
dei tre ragazzi morti sull'A4

Martedì 2 Febbraio 2016 di Luca Anzanello
La disperazione di una parente dei fratelli morti al funerale dei tre giovani
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MARENO DI PIAVE - I genitori dei fratelli Antonio e Daniela Ago, i due ragazzi morti insieme al loro amico sull'A4 Alberto Casagrande nella notte tra giovedì e venerdì di ritorno da un concerto a Milano, sono arrivati in chiesa alle 14.
La protezione civile ha aiutato a parcheggiare correttamente le decine di auto arrivate a Mareno già un'ora prima del funerale. Alle 14.15 la chiesa arcipretale dei santi Pietro e Paolo è gia gremita.
Strazio dei parenti che si avvicinano alle bare. Alcune donne scoppiano in pianto.
Atleti con le rispettive divise: maglia di gioco per Rucker, tuta sociale per Spes. Piu di 300 le persone presenti al rosario mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia funebre.
Arrivata bandiera listata a lutto dell'Itis Galilei di Conegliano, scuola di Alberto e Antonio, ci sono anche i sindaci di Conegliano e Mareno, Floriano Zambon e Gianpietro Cattai.
Circa 500 le persone che la chiesa contiene, per chi resta fuori è stato installato un impianto di audiodiffusione.
Terminato il rosario, il prete prega la gente in piedi nel corridoio centrale di lasciarlo libero "per ogni evenienza".
 

Alle 15 in punto inizia la cerimonia: celebra il funerale monsignor Roberto Battistin, concelebrano i parroci di Mareno e San Pio X in Conegliano don Mario Fabbro e don Pierpaolo Bazzichetto.
Don Mario legge messaggio di vicinanza del vescovo di vittorio veneto Corrado Pizziolo.
Monsignor Battistin ha esordito dicendo: «Possano Daniela, Antonio e Alberto godere di una giovinezza perenne».
Nell'omelia, il sacerdote ha spiegato come «Daniela, Antonio e Alberto hanno reso davvero piu bella la nostra vita. Dio vi accolga lì dove non c'è lutto e non c'è lamento». Molti occhi lucidi durante l'omelia.
La comunione viene distribuita sotto l'altare, davanti alle tre bare e in fondo alla chiesa. Alcuni giovani dopo la comunione scoppiano in pianto; coppie di fidanzati si abbracciano forte e piangono.
Le tre bare vengono incensate e asperse con l'acqua benedetta. Nel mentre i giocatori della Rucker si abbracciano.
La cerimonia si conclude, i presenti defluiscono e restano vicino al sagrato. Amici e parenti portano le bare dei giovani a spalla; i giocatori della Rucker portano quella di Alberto.
 

Devastata dal dolore la madre di Antonio e Daniela all'uscita dalla chiesa. Viene sorretta a braccia dal marito, piange inconsolabile e ripete: «Non può essere vero, non è giusto». Sul sagrato viene intonata "Canzone per un'amica" di Francesco Guccini. 
 

«Sarete sempre i nostri angeli custodi. Adesso speriamo in un posto migliore», dicono i cugini. Una ex compagna del Turistico cita "Gli angeli" di Vasco Rossi. Quando le autobare stanno per partire scatta un commosso applauso. Quelle con le salme di Antonio e Daniela hanno lasciato il sagrato, direzione il cimitero di San Giuseppe a conegliano. Crocchi di gente si abbracciano e piangono. Il carro funebre con la salma di Alberto Casagrande lascia il sagrato con direzione cimitero di Soffratta a Mareno. Segue corteo a piedi.

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 15:33

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