Elisoccorso regionale, nuove dotazioni per i piloti: visori notturni per atterrare anche in aree non illuminate

Giovedì 17 Febbraio 2022 di Brando Fioravanzi
L'equipe dell'elisoccorso notturno regionale

Da oggi l’elisoccorso regionale con base all’ospedale Ca’ Foncello potrà finalmente atterrare di notte anche in zone non illuminate. Il tutto grazie all’implementazione dei visori binoculari notturni, tecnologia in precedenza usata solo in ambito militare. I Night Vision Goggles (NVG) “a intensificazione di luce”, questo il nome tecnico della nuova strumentazione in dotazione ai piloti specificamente addestrati al loro utilizzo, consentiranno dunque l’atterraggio dell’elicottero (preventivamente sottoposto ad un costoso adattamento dei sistemi di illuminazione di bordo) anche su siti censiti non illuminati, garantendo così un intervento di soccorso più tempestivo ed efficace nei confronti delle persone coinvolte in emergenze su un territorio molto vasta e che comprende le aree delle aziende Ulss 1 Dolomiti, 2 Marca trevigiana, 3 Serenissima, 4 Veneto Orientale e 7 Pedemontana.

 

Nel dettaglio del funzionamento tecnico, grazie alle lenti anteriori i nuovi visori hanno la capacità di raccogliere la luce ambientale esistente (stelle, luna o raggi infrarossi) che viene poi filtrata e amplificata tramite processi elettrochimici. Un vantaggio quindi enorme durante le operazioni di volo notturne, oltre che una novità che aumenterà sensibilmente sia la sicurezza dei pazienti a bordo che quella dei piloti che potranno focalizzare orizzonte e terreno, osservare le condizioni meteorologiche e identificare eventuali rilievi e ostacoli a distanza anche in assenza di luce. Inoltre, la possibilità di atterrare nei siti non illuminati consentirà anche una più veloce attivazione dell’elicottero in fase di emergenza, riducendo così ulteriormente i tempi di intervento.

Grazie all’introduzione degli NVG si consolida quindi ulteriormente l’attività notturna dell’elisoccorso, servizio fondamentale che adesso può contare, su tutto il territorio regionale, di 196 tra siti e piazzole di atterraggio rispetto ai 91 utilizzati prima di questa nuova fase operativa. Guardando invece all’area dell’Ulss 2, sono attualmente operative ventisette zone idonee al decollo e all’atterraggio notturno. Tutte sono state individuate nei mesi scorsi, in collaborazione con i sindaci, e poi censite dalla “Babcock Italia” (società che gestisce l’elicottero) che ha svolto un’attività di ricognizione notturna di tutti i siti con l’obiettivo di verificarne la sicurezza e di predisporre le rotte di avvicinamento e atterraggio in previsione di voli futuri che, a partire dall’attivazione del servizio il 29 settembre scorso, hanno portato a concludere già un totale di ottanta missioni notturne sia di soccorso che di trasporto inter-ospedaliero di pazienti critici.

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci