TREVISO - Il rilancio del Canova passa anche attraverso l'attuazione del Masterplan da oltre 54 milioni di euro che andrà a ridisegnare la fisionomia dello scalo e della viabilità della zona.
LO SVILUPPO
Il Canova però funziona lo stesso. Camillo Bozzolo Direttore commerciale marketing aviation di Save, evidenzia un aspetto: «Treviso, nel sistema degli aeroporti, è quello che sta recuperando meglio di tutti a livello nazionale. E dobbiamo poi considerare Treviso e Venezia come due piste di un unico sistema. Due piste che ci consentono di indirizzare meglio i flussi di traffico». Bozzolo ribadisce che Treviso e Venezia, pur essendo differenti, si integrano: «L'aeroporto Canova è utilissimo per portare a consolidamento le nuove destinazioni che poi, in caso, possono essere trasferite a Venezia». E i numeri confermano la tendenza e, soprattutto, la ripresa: «A Treviso durante il 2019 siamo arrivati a quasi 3,3 milioni di passeggeri - osserva Bozzolo - le aspettative, per il 2022, sono di arrivare molto vicini ai tre milioni. La capacità in vendita per il 2022 è la medesima di due anni fa. Il ritardo della ripresa registrato nel primo trimestre dovrebbe essere recuperato in questo secondo trimestre. Avvicinandoci a Pasqua le prospettive sono più che buone. E i visitatori ormai scelgono di restare a Treviso, non arrivano più qui solo per andare a Venezia».
LE ROTTE
Save fa molto affidamento sulle rotte disegnate per Treviso: «Il Canova, questa estate, arriverà a oltre 40 destinazioni e pensiamo che prima della pandemia eravamo a 32. Di conseguenza, ovviamente, molte più destinazioni significano molta più attrattività. E la promozione fatta dal Comune, che fa conoscere la Marca e il suo territorio, aiutano aiuta a migliorare i flussi turistici». Sui flussi influiscono anche le strategie sui costi applicate da Ryanair: «Nonostante l'aumento del prezzo dei prodotti petroliferi - spiega il Country manager per l'Italia, Mauro Bolla - Ryanair conserverà prezzi molto bassi per i prossimi 12 mesi. Alla base della decisione - ha spiegato - c'è stata la scelta di acquistare a prezzi bloccati il carburante sufficiente a sviluppare l'80% dell'operatività del vettore».
P. Cal.