Non vogliono vaccinarsi: rischio sospensione per 5 infermieri, 5 operatori socio-sanitari e 2 impiegati

Giovedì 15 Aprile 2021
Non vogliono vaccinarsi: rischio sospensione per 5 infermieri, 5 operatori socio-sanitari e 2 impiegati

TREVISO - Il Covid continua a diffondersi tra il personale sanitario non vaccinato. Sono 12 i dipendenti dell'Usl della Marca attualmente positivi: cinque infermieri, cinque operatori socio-sanitari e due impiegati. Nessuno di loro si era sottoposto al vaccino contro il coronavirus. A breve, però, si tireranno le fila. Alla luce del decreto sulla vaccinazione anti-Covid obbligatoria per il personale sanitario, l'Usl ha spedito in Regione gli elenchi dei propri dipendenti, dei liberi professionisti, dei farmacisti e dei medici di famiglia. Qui verranno incrociati con gli elenchi dei vaccinati. Chi risulterà scoperto, avrà poi 5 giorni di tempo per fare l'iniezione. In caso contrario, se rifiuterà il vaccino senza un valido motivo, verrà sospeso almeno fino al 31 dicembre, con il relativo taglio dello stipendio. 

IL FRONTE NO VAX

L'azienda sanitaria continua a ricevere diffide da parte del personale sanitario contro l'obbligo vaccinale. Ormai sono alcune decine. Praticamente tutte scritte con moduli fotocopia. La maggior parte sono firmate da uno studio legale bolognese. «Non incidono minimamente: sono già state archiviate spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl ci stiamo muovendo all'interno di quanto previsto da un decreto legge. Non c'è alcun problema». Nessuna diffida è stata firmata da dipendenti diretti dell'Usl. Le note legali sono arrivate solo da personale esterno che lavora come libero professionista, in collaborazione o attraverso una convenzione. Per quanto riguarda l'epidemia, intanto, c'è una buona notizia. 

L'ANDAMENTO

Il parametro Rt è calato dal valore di 1,42 registrato all'inizio di marzo fino allo 0,72. Sotto l'uno i contagi si riducono. «Si vede l'inizio di un'inversione di tendenza», conferma Benazzi. L'incidenza nei vari distretti è sotto la soglia di guardia dei 250 casi a settimana per 100mila abitanti. Ad Asolo si è a 138. Nel distretto di Treviso Nord a 120, in quello di Treviso Sud a 116 e in quello di Pieve di Soligo a 109. In tutto ciò, sette comuni restano sopra la quota dei 250 casi. Sono Pieve del Grappa, San Zenone, Fonte, Moriago, Fontanelle, Chiarano e Cessalto. Ad oggi molto dipende dai contagi in ambito familiare e dai micro-focolai che prendono forma nelle aziende. Ma finalmente si sta riducendo anche il numero di ricoveri negli ospedali trevigiani. Si è scesi da 300 a 250 pazienti Covid positivi. «Stiamo per tornare in fascia gialla», sottolinea il direttore generale. Tra questi, 29 pazienti sono in Terapia intensiva. Proprio nelle Rianimazioni, però, si è tornati ad avere 16 letti liberi. Più altri 148 letti disponibili nei reparti Covid ordinari. «Solo ieri abbiamo contato 13 ricoveri in meno rispetto al giorno precedente per quanto riguarda il Covid. L'andamento è confermato anche dal Suem 118: si è passati da una trentina a 9 accessi al giorno è il quadro fatto da Benazzi alla fine di marzo, il 20,3% dei pazienti ricoverati nei nostri ospedali era Covid positivi. Adesso siamo al 12,8% rispetto al totale dei ricoverati». La percentuale resta ovviamente elevata nel Covid Hospital di Vittorio Veneto, dove si attesta al 92,1%. A Montebelluna si è al 26,2%. E a Treviso e Oderzo tra il 12 e il 10,2%. Dal report regionale di ieri sera, intanto, risulta che l'ospedale di Conegliano è tornato Covid free. Questo non significa che si può abbassare la guardia. Anche ieri nella Marca sono emersi 165 nuovi contagi. Non siamo ai numeri di qualche settimana fa. Il virus, però, continua a circolare. È vero che i trevigiani che stanno combattendo contro l'infezione continuano a diminuire. Ieri si è scesi sotto quota 3mila. Adesso sono 2.906 (meno 206 in un giorno). Ma allo stesso tempo sono mancate altre due persone che erano risultate positive. Con questi ultimi, sale a 1.736 la triste conta dei lutti registrati nella Marca in un anno e un mese di epidemia. 
M.Fav

Ultimo aggiornamento: 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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