L'amico leghista (finito in ospedale per Covid) del sindaco Szumski: «Non ha sbagliato lui»

Martedì 20 Aprile 2021 di Paolo Calia
L'amico leghista (finito in ospedale per Covid) del sindaco Szumski: «Non ha sbagliato lui»
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CONEGLIANO - «Domenica il 95% dei partecipanti alla manifestazione non ha indossato la mascherina. La colpa è di chi non ha saputo controllare. Regole e leggi vanno rispettate. E le mascherine portate. Sempre. Riccardo, che difenderò sempre, per me non ha sbagliato. Sono stati altri». Giovanni Bernardelli, ex presidente del consiglio comunale di Conegliano, è molto legato a Riccardo Szumski.

E lo difende anche quando la posizione del sindaco/medico diventa indifendibile.


DIFFICOLTÀ
La lotta al Covid è una questione che lo tocca da vicino. Da pochi giorni è uscito dall'ospedale di Vittorio Veneto, dove ha passato due settimane ricoverato per sconfiggere il coronavirus: «Ho visto con i miei occhi la sofferenza di tanti - dice - per i primi due giorni, non sapevo che cosa mi sarebbe successo. Poi devo ringraziare infermieri e medici, sono i veri eroi di questi tempi». Bernardelli, nonostante abbia toccato con mano gli effetti devastanti del Covid, non accetta che Szumski venga messo in discussione nemmeno se additato come paladino dei no vax: «Lui ha curato i pazienti andando casa per casa - dice - ha salvato anche la mia vita. Seguendo la sua cura sono riuscito ad arrivare vivo in ospedale. Avrà le sue idee ma è pur sempre un medico. Domenica, ripeto, non ha sbagliato lui». Una fiducia assoluta, che non vacilla nemmeno di fronte all'evidenza: la cura Szumski non gli ha evitato il ricovero. E domenica il suo amico medico ha parlato senza indossare la mascherina. «Quando è intervenuto non ce l'aveva - ammette Bernardelli - ma se parli da un palco è normale. Poi non ero là, non so cosa abbia fatto. Ho solo seguito la diretta via Facebook. E mentre non ho condiviso per niente chi ha parlato di bene contro male o altre fesserie, mi è piaciuto l'intervento di Riccardo, basato solo sulla critica alle cure. Peccato che tutta la manifestazione sia stata rovinata da chi non ha mai indossato la mascherina. Gli organizzatori sarebbero dovuto salire sul palco e dire: o la mettete o andiamo tutti a casa». Cosa che avrebbe potuto fare anche Szumski. E che non ha fatto.


L'ACCUSA
Estremamente critica è anche la posizione del Pd provinciale: «Quello a cui abbiamo assistito ieri a Conegliano - dice Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico - è stato uno spettacolo oltraggioso nei riguardi, innanzitutto, della sofferenza di chi ha perso un suo caro a causa di questo virus. Un insulto, poi, ai sacrifici che le nostre comunità stanno facendo da oltre un anno per garantire il rispetto delle misure di contenimento. Riunire quasi mille persone, tante delle quali senza mascherina e senza distanziamento, è da irresponsabili, perché espone i partecipanti, i loro familiari, i loro colleghi di lavoro, alla minaccia del contagio. Che a questa manifestazione, dai richiami pericolosamente negazionisti, abbia partecipato pure un sindaco, è un fatto di un'enorme gravità istituzionale. Pretendiamo urgenti chiarimenti da parte del prefetto. Abbiamo già allertato i nostri rappresentanti in Parlamento perché si attivino affinché siano presi tutti i provvedimenti necessari».
P. Cal.

Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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