Neurochirurgia aperta: operazioni programmate. Le regole dei trasferimenti a Treviso

Mercoledì 6 Giugno 2018
Neurochirurgia aperta: operazioni programmate. Le regole dei trasferimenti a Treviso
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BELLUNO - Nuove regole per il trasferimento dei pazienti a Treviso: così non ci sarà «alcuna interferenza con le presenze del personale medico e infermieristico del Pronto soccorso del capoluogo dolomitico». A dare la notizia della revisione del protocollo del Suem è un comunicato congiunto di Usl 1 Dolomiti e Usl 2 Marca Trevigiana, in risposta all'articolo "Tagli alla Neurochirurgia, tegola sul pronto soccorso". La questione del servizio ridotto a Belluno, aveva sollevato le proteste non solo di pazienti, ma anche di alcuni operatori che si erano visti impegnati nei trasferimenti dei pazienti a Treviso.

«Il servizio di neurochirurgia presso l'Ospedale San Martino di Belluno - sottolineano le due Usl nella nota  - è attivo ogni giorno dalle 8 alle 16 con la presenza di un neurochirurgo del reparto di Treviso. Non si configura, quindi, una sua chiusura. Entro  settembre, inoltre, è previsto anche l'avvio di sedute operatorie neurochirurgiche programmate con alcuni posti letto dedicati e due neurochirurghi necessari». Operazioni che verranno calendarizzate prima quindi, non operazioni di urgenza. E poi le Usl entrando nel merito dell'articolo, che dava conto delle perplessità del personale del Pronto soccorso impegnati nei trasferimenti notturni di pazienti neurochirurgici a Treviso. E spiegano: «Per quanto riguarda il trasferimento degli infortunati con traumi o patologie neurochirurgiche, in questi giorni è in revisione il protocollo Suem ai fini di assicurare il più adeguato trattamento e trasporto. I pazienti dell'area bellunese che necessitano di ricovero alla Neurochirurgia di Treviso, saranno portati direttamente al Ca' Foncello dai servizi di emergenza con modalità di trasporto primario. Questo non comporterà alcuna interferenza con le presenze del personale medico e infermieristico del Pronto soccorso del capoluogo dolomitico».

Sarebbe un sospiro di sollievo per il personale bellunese, che si è visto fino ad oggi impegnato, oltre che nella routine al San Martino, anche nei trasferimenti. Attualmente infatti i viaggi al Ca' Foncello non compiuti dall'elicottero sono gestiti dal personale del pronto soccorso bellunese.
Ultimo aggiornamento: 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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