NaturaSì, 230 in cassa integrazione. Il sindacato chiede di tagliare i compensi anche ai dirigenti

Domenica 6 Febbraio 2022 di Paolo Calia
NaturaSì, 230 in cassa integrazione
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TREVISO - Cassa integrazione per 230 dipendenti di Natura Sì, colosso della grande distribuzione specializzato nella vendita di prodotti alimentari biologici e naturali. Un grande polo di smistamento si trova a San Vendemiano, il principale stabilimento tra i cinque presenti in Italia di cui due a Verona e uno sia a Bologna che a Torino.

In tutto i dipendenti sono circa 400, più della metà nella Marca. E qui si sono concentrate le trattative tra il sindacato, la Filcams Cgil, e la proprietà. 

LA CRISI
Anche Natura Sì ha dovuto fare i conti con la morsa della crisi legata alla pandemia. Per circa 30 anni l’azienda è andata bene poi gli ammortamenti legati al alcuni di grossi investimenti e, soprattutto, lo tsunami del Covid hanno creato qualche difficoltà. Da qui la necessità di ridurre i costi e rivedere l’organizzazione generale. Da settimane è quindi in atto una trattativa serrata. Le Rsu hanno subito messo in chiaro che la priorità doveva essere data alla salvaguardia dei posti di lavoro e dei salari. E, insieme alla misura della cassa integrazione, hanno anche proposto ufficialmente che nelle operazioni necessarie per ridurre l’ammontare delle spese rientrassero anche i compensi di dirigenti e amministratori “in modo che tutte le parti che compongono l’Azienda contribuiscano equamente alla sua ripresa in questo momento di difficoltà”. Un documento il tal senso è stato consegnato ieri mattina, durante un incontro che ha sancito il via all’accordo per la cassa integrazione. L’azienda si è mostrata collaborativa. L’Rsu, in serata, ha poi diffuso una nota tra i lavoratori assicurando che ci saranno incontro mensili con i vertici aziendali “per monitorare l’andamento del fatturato e l’applicazione della cassa integrazione”.

I PALETTI
I termini dell’accordo sono chiari. I lavoratori entrano in regime di Cassa integrazione con causale “contratto di solidarietà” a partire da domani 7 febbraio, fino al 31 gennaio 2023. L’accordo vale per tutti i 392 lavoratori sparsi sul territorio nazionale, dei quali 230 lavorano nel polo di San Vendemiano. Nello specifico ai lavoratori verrà applicata una riduzione massima fino al 40% dell’orario lavorativo, ovvero fino a 16 ore. A oggi nel trevigiano la riduzione sarà tra il 10 e il 20%, ovvero tra 4 e 8 ore settimanali, per tutti i dipendenti.

L’ANALISI
Alberto Irone, segretario provinciale della Filcams Cgil ha condotto in prima persona la trattativa. E ieri si è incontrato con l’azienda per limare gli ultimi dettagli: «Stamattina (ieri ndr) abbiamo avuto l’incontro con la direzione. Abbiamo chiesto formalmente che all’applicazione dell’accordo corrisponda, per un principio di equità nel sacrificio chiesto ai 230 lavoratori Natura Si di San Vendemiano, un equivalente riduzione delle retribuzioni di dirigenti e amministratori. L’azienda ha assunto la richiesta e ci ha risposto che ci aggiornerà dopo valutazioni interne. I lavoratori hanno consegnato questo mandato alle Rsu e alle organizzazioni sindacali durante le assemblee sull’approvazione dell’accordo». Irone sottolinea anche come i passaggi democratici tra le maestranze siano stati fondamentali durante tutto il confronto: «Siamo preoccupati per la situazione, ma il senso di responsabilità dei lavoratori ha prevalso. Come sempre, nella Cgil i passaggi democratici sono fondamentali». L’impegno adesso raddoppia: «Vigileremo soprattutto per quanto riguarda il mantenimento dei livelli di occupazione e dei salari».

LO SVILUPPO
Nelle prossime settimane ci saranno altri incontro per valutare la situazione del personale impiegato nei punti vendita e nella galassia di società collegate a Natura Sì. La vertenza, insomma, non si conclude qui.

Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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