Canova off limits per i disabili: «Molte zone inaccessibili: mi resta l'amaro in bocca»

Lunedì 15 Agosto 2022 di Elena Filini
La casa natale di Canova a Possagno

POSSAGNO - «La bellezza assoluta di Canova non è per tutti». Un visitatore e appassionato di storia dell’arte, dopo l’esperienza in Gypsoteca fa appello alla direzione. «Troppe parti del compendio sono off limits per i portatori di disabilità». Lui è Lorenzo Bertani, ed è un grande appassionato d’arte. Da alcuni mesi ha avviato una corrispondenza con il Museo per capire se vi sia la possibilità di una visita completa che comprenda non solo la Gypsoteca ma anche l’ala Scarpa e la casa natale di Canova. Due giorni fa arriva a Possagno: queste le sue impressioni.

LE IMPRESSIONI

«Sono venuto a visitare la Gypsotheca di Possagno e sono rimasto incantato dalla bellezza delle opere esposte e dal luogo e, lo dico da cultore della storia dell’arte, le spiegazioni della guida sono state sufficientemente valide-spiega Bertani- Ma l’amaro in bocca mi è rimasto, nonostante già ne fossi indirettamente a conoscenza e quindi non sorpreso, per tutte quelle barriere architettoniche che hanno impedito ad una persona con disabilità come il sottoscritto, di poter godere appieno di un gioiello simile. Nemmeno il book shop risultava accessibile: vi conviene?». L’amarezza di sentirsi un cittadino medio di seconda o terza classe porta Bertani ad un appello alla Fondazione. «Confido si possa porre il giusto rimedio, in tempi non biblici, a questa vergogna. Vi invito a fare l’esperienza di circolare per il Museo in carrozzina senza potervi alzare in piedi e forse, dico forse, comprenderete in piccola parte come possa sentirsi una persona che non può scegliere come muoversi: un cittadino italiano di seconda o, meglio, di terza classe». All’appello del visitatore tiene a rispondere la direttrice Moira Mascotto. «Abbiamo ricevuto alcune mail del visitatore a partire da dicembre 2021 che chiedeva informazioni sullo stato di accessibilità del Museo-conferma la direttrice- avevamo risposto che la Fondazione ha adeguato con bagni accessibili e pedane alcune parti del Museo. Resta il tema della casa natale che, come costruzione antica ha spazi angusti e non consente soluzioni di adeguamento complete. In ogni caso l’occasione è gradita per poter spiegare quali siano le azioni sull’accessibilità portate avanti in questi mesi e su quello che, grazie a fondi Pnrr, speriamo di realizzare nell’immediato futuro». Mascotto spiega come migliorare il concetto di accessibilità non sia solo un concetto legato all’abbattimento delle barriere architettoniche.

COME FARE

«Tutto il personale ha seguito corsi specifici per accogliere ipovedenti, persone affette da cecità e visitatori sordomuti-spiega- abbiamo realizzato una riproduzione che attraverso il tatto consente di godere della bellezza delle sculture di Canova e una volta al mese proponiamo visite e laboratori gratis per visitatori non vedenti. Una volta al mese proponiamo un visita guidata in Lis (lingua dei segni) per il pubblico sordomuto». Ma la novità riguarda un progetto di duecentomila euro presentato per poter usufruire dei fondi del Pnrr. «Abbiamo presentato un progetto di miglioramento dell’accessibilità al Museo per poter realizzare un montascale che consenta ai visitatori l’accesso ai piani superiori. Inoltre con quei fondi auspichiamo di acquistare una carrozzina con i cingolati per poter affrontare alcune scale, Infine intendiamo porre una griglia per mettere le carrozzine in condizioni di attraversare il giardino e godere anche dello spazio verde». Su un concetto però Mascotto tiene a fare chiarezza. «La casa natale di Canova, per gli spazi, le tutele e la concezione, porrà sempre un tema di accessibilità. Noi siamo sempre e comunque a disposizione dei visitatori: insieme, a seconda delle esigenze, abbiamo sempre cercato di trovare soluzioni ah hoc. E sempre lo faremo»

Ultimo aggiornamento: 18:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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