TREVISO - Non sembrano esserci dubbi sulle cause della morte di Patrick Casarin, il 18enne deceduto improvvisamente venerdì sera, mentre si trovava a casa di alcuni amici. Già sofferente d’attacchi d’asma, è stato colto da un attacco respiratorio al quale è seguito l’arresto cardiocircolatorio. Rimane però da chiarire un dettaglio: quello di una bomboletta d’aria compressa che il giovane avrebbe utilizzato quel pomeriggio. Una bomboletta solitamente usata per pulire i tasti delle tastiere ma che, se inalata, potrebbe avergli provocato una crisi di laringospasmo, determinando i successivi problemi respiratori.
La polizia, nella giornata di sabato, ha sentito informalmente i ragazzi che si trovavano con Patrick venerdì. Si erano trovati a casa di uno di loro per giocare alla Playstation e quando il 18enne ha cominciato ad annaspare, prima credevano scherzasse, poi, spaventati, hanno chiamato un vicino e il 118. Tutti loro hanno escluso fossero state consumate sostanze, ma hanno confermato che l’amico aveva utilizzato quella bomboletta. Un po’ per gioco, visto che l’inalazione provoca l’alterazione della voce, un po’ perché, a quanto pare, il ragazzo ne faceva uso proprio per controllare gli attacchi d’asma, al posto del Ventolin...
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