Il quartiere assediato dai camion. A San Giuseppe raffica di multe ai Tir

Sabato 14 Novembre 2020 di Paolo Calia
Il quartiere assediato dai camion. A San Giuseppe raffica di multe ai Tir
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TREVISO La lotta nel quartiere assediato dal traffico, martoriato dai mezzi pesanti, è senza quartiere.

A San Giuseppe la polizia locale sta tentando di contrastare l'unica piaga che, in questo momento, può veramente tenere sotto controllo: il passaggio abusivo dei Tir. Da gennaio a oggi sono state 57 i mezzi pesanti sanzionati perché beccati ad attraversare il cavalcavia per entrare in città, passaggio vietatissimo con tanto di segnaletica verticale. Il problema è che i furbi sono sempre tanti, forse anche troppi. E qualche volta spesso il loro passaggio si traduce in incidenti, anche mortali. Le 57 multe rappresentano però una sorta di record, come dimostrano i dati degli ultimi anni: nel 2016 furono sanzionati solo tre tir in tutto l'anno; nel 2017 furono 8, un anno dopo 10; nel 2019 invece 16. Nel 2020, in dieci mesi e mezzo, 57. Il segnale è chiaro: qualcosa sta cambiando.


IL QUADRO

Dal quartiere è ormai incessante la richiesta di maggiori controlli. Al di là del quantitativo di traffico che si riversa attraverso la Noalese proprio nel cuore del centro abitato, letteralmente tagliato in due, l'esigenza più grossa è proprio quella di ridurre al minimo il passaggio dei grossi camion. L'amministrazione Manildo decise di vietarne l'ingresso in città attraverso il cavalcavia: buona idea, ma da supportare con adeguati controlli. Che non sempre si sono visti. L'amministrazione di Mario Conte sta provando a raddrizzare la situazione: «Purtroppo in passato di controlli ne sono stati fatti pochi e tanti camionisti si sono abituati a passare nonostante il divieto - spiega il sindaco - basta vedere i dati. A parte una ventina di multe il primo anno, poi ne sono sempre state fate pochissime. Noi invece abbiamo decisamente aumentato la sorveglianza. Le 57 sanzioni fatte in questo 2020, contro le tre del 2016 o anche le 16 dello scorso anno, dicono molto. E abbiamo intenzione di migliorare ancora. A breve partirà il cantiere di Ats, quindi l'attenzione della polizia locale sarà ancora più alta. Alla fine cambieremo anche la segnaletica rendendola molto più evidente, in modo che anche i più distratti si possano accorgere in tempo del divieto mentre i furbi dovranno pensarci bene prima di impegnare il cavalcavia».


LA STRATEGIA

In futuro, oltre al posto di blocco della pattuglia, potrebbe esserci anche l'uso di particolari telecamere. La polizia locale sta infatti studiando la possibilità di introdurre nella propria dotazione una particolare apparecchiatura mobile in grado non solo di contare i mezzi di passaggio, ma anche di misurarne la lunghezza e la portata. Questo renderebbe molto facile individuare i Tir di passaggio ed, eventualmente, multarli. «Il cavalcavia di San Giuseppe è uno dei punti della rete viaria cittadina dove maggiormente concentriamo i nostri sforzi - sottolinea il comandante Andrea Gallo - abbiamo cominciato nel 2019, ma devo dire che la vera svolta l'abbiamo avuto quest'anno. Non possiamo stare con una pattuglia sul cavalcavia 24 ore su 24, ma il passaggio in quella zona è frequente e quotidiano. Lo facciamo a tutte le ore, anche di mattina presto. I nostri uomini già alle 5 sono in zona per intercettare i camion che non rispettano il divieto di transito. I risultati si vedono, come dimostrano le multe fatte». Le multe, però, dimostrano anche un'altra cosa: che quel divieto viene rispettato molto poco. «A fronte di tante sanzioni, ci sono tanti controlli ma anche tanti furbi - ammette Gallo - ma questo vuol dire che siamo anche molto attenti. Non è vero, come ha detto qualcuno, che non siamo presenti. E al termine dell'intervento di Ats, la situazione migliorerà ancora». E quando le nuove telecamere saranno disponibili muterà anche la strategia: posizionare per una giornata intera un occhio elettronico tarato per intercettare i mezzi pesanti in arrivo, significa stringere ulteriormente la rete: «E un Tir multato magari, la volta dopo, non torna».

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