Multe a chi non ritira i bidoni della differenziata, 50 sanzioni in sei mesi a Treviso: «E' un metodo che funziona»

Domenica 23 Aprile 2023 di Paolo Calia
Multe a chi non ritira i bidoni della differenziata, 50 sanzioni in sei mesi a Treviso

TREVISO - ​Il pugno di ferro funziona: 52 multe in sei mesi e isole ecologiche decisamente più ordinate. Ca’ Sugana ha rinnovato l’ordinanza emanata nel luglio scorso che vieta di lasciare i bidoncini della raccolta differenziata lungo le strade per più di 24 ore. Per i trasgressori è prevista una multa di 50 euro. E, nel caso in cui il bidoncino non venisse ancora portato dentro casa, il ritiro forzato da parte di Contarina in modo da costringere il proprietario ad andarselo a riprendere. I bidoncini portati via da luglio a oggi dopo essere stati sanzionati, sono stati una trentina, di cui la metà stazionavano da molto tempo, qualcuno da anni, nell’isola ecologica davanti alla torre di via Pisa.

Erano di persone che hanno abitato per qualche mese nella torre o nei condomini della zona per poi andarsene ma senza disdire il contratto e restituire i bidoni. 


LA SCELTA
L’ordinanza voluta per riportare un po’ d’ordine in alcune zone della città dove i bidoncini colorati stazionavano ben oltre gli orari del ritiro dei rifiuti, ha quindi funzionato. E l’esperimento trevigiano è piaciuto al punto che il consorzio Priula ha mandato una lettera a tutti i comuni soci invitandoli a prendere un provvedimento analogo e allegando copia del documento trevigiano. «Il sistema adottato funziona - spiega Andrea Gallo, comandante della Polizia locale - ma è bene spiegare una paio di punti. Gli agenti del nucleo anti degrado intervengono su segnalazione. Passano una volta, poi se il giorno dopo trovano lo stesso bidoncino ancora per strada, lasciano un primo avviso. Solo a un nuovo passaggio, se il bidoncino è ancora lì, scatta la sanzione. Capiamo bene che la maggior parte delle volte vengono lasciati fuori da gente che, magari, esce la mattina per andare a lavorare e ritorna tardi la sera. L’avviso serve per informarli del passaggio degli agenti e di provvedere evitando così le sanzioni». 


I COSTI
Non ritirare i bidoncini costa 50 euro di multa. E se qualcuno nonostante l’esborso ancora non si decide a riportarlo a casa, Contarina passa a ritirarlo costringendo così ad andare a recuperarlo in sede. «Da luglio, quando l’ordinanza è entrata in vigore - continua il comandante - sono stati una trentina i bidoncini ritirati. Alcuni sono stati restituiti ai proprietari, altri sono rimasti a Contarina». I “buchi neri” si sono rivelati via Pisa come già detto e piazzale Recanati, dove la sfilza di bidoncini lasciati per strada è sempre stato un problema. Che in questi mesi è andato progressivamente risolvendosi. «L’ordinanza è stata voluta per vari motivi - continua Gallo - sia per eliminare dai marciapiedi potenziali ostacoli, sia per motivi igenici. Lasciare residui, soprattutto di umido, può portare anche a problemi sanitari». L’ordinanza è stata prorogata fino a fine anno. E le segnalazioni, raccolte principalmente attraverso la App Treviso sicura, dove i residenti segnalano le situazioni di degrado cittadino allegando anche le foto, continuano ad arrivare a un buon ritmo. Altra ordinanza che ha avuto un discreto successo è quella che ha imposto la chiusura anticipata alle attività commerciali di via Zenson, che fino al 26 aprile non potranno tenere aperto fino a mezzanotte, e anche oltre, ma hanno l’obbligo di chiudere entro le 20. La decisione ha riportato la calma in una via piuttosto turbolenta. La Polizia locale ha registrato la soddisfazione dei residenti. E, a quanto filtra, il sindaco Mario Conte sarebbe pronto a prorogarla ancora.

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