Multato due volte, ma era un errore: risarcito dal Comune

Sabato 6 Giugno 2020
Multato due volte, ma era un errore: risarcito dal Comune
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VITTORIO VENETO La stessa multa notificata per errore due volte e per due volte è stata pagata dall'automobilista che si è visto pure decurtare dalla patente, poi sospesa, il doppio dei punti. Per questo pasticcio l'automobilista è riuscito a ottenere un risarcimento dei danni di 10mila euro dal Comune. A distanza di tre anni dai fatti, il Comune di Vittorio Veneto ha optato per la conciliazione. A.T. chiedeva alll'amministrazione comunale un risarcimento di 45mila euro per i danni subiti. Ne è seguita una trattativa e la giunta Miatto ha dato il via libera ad un accordo conciliativo: verserà all'automobilista 10mila euro.

«Vero che abbiamo sbagliato afferma il vicesindaco Gianluca Posocco -, ma è anche vero che non è tutta colpa nostra, visto che solo dopo aver pagato la seconda sanzione si è reso conto che corrispondeva alla prima già pagata. Il Comune si è anche rivolto alla Motorizzazione Civile chiedendo che i punti erroneamente decurtati gli fossero restituiti, ma non è stato possibile».

I VERBALI
I fatti risalgono al 2017. Ad A.T. a distanza di pochi giorni erano stati notificati quattro verbali per violazioni del codice della strada rilevate dalla polizia locale. Si trattava però di un doppione: i due notificati il 6 febbraio erano uguali a quelli del 15 febbraio. Dopo averli pagati, l'uomo si è reso conto che erano i medesimi.

IL NODO
Ed ha promosso giudizio civile contro il Comune, ritenendo i verbali notificati il 15 febbraio illegittimi perché riferiti alle medesime violazioni del codice della strada dei verbali precedenti.

Nel frattempo i punti-patente, essendo un neopatentato, si erano azzerati. Il fatto di non poter guidare l'auto ha influito anche sulla sua vita lavorativa. Da qui la sua richiesta: 24.800 euro per il danno lavorativo (800 euro al mese da novembre 2017 a maggio 2020, quando ha trovato una nuova occupazione), 4.000 euro per perdita di chances lavorative, 1.350 euro per le spese sostenute per i vari viaggi alla Motorizzazione Civile di Treviso e 15.000 euro per il danno morale ed esistenziale patito. 

COSTITUZIONE IN GIUDIZIO
L'amministrazione comunale nel settembre 2018 si era costituita in giudizio, ritenendo che il danno non fosse imputabile al Comune, ma «alla condotta dello stesso, avendo egli con il suo atteggiamento colpevolmente negligente determinato la situazione in cui oggi si trova». E per questo aveva rigettato tutte le domande dell'avversario. Con l'insediamento della nuova giunta si è valutata una trattativa. Il 21 maggio il sindaco Antonio Miatto ha manifestato al giudice la volontà di una soluzione transattiva del contenzioso, proponendo ad A.T. 10mila euro per chiudere ogni pretesa. «L'esito del ricorso sarebbe stato aleatorio vista la particolarità della vertenza e la novità della causa, da qui la decisione dell'accordo conciliativo» conclude Posocco.
C.B.
Ultimo aggiornamento: 13:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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