Morto sul colpo in un incidente, via Molinetto di Borso sotto accusa. I residenti: «Serve subito l'autovelox»

Lunedì 30 Gennaio 2023 di Valeria Lipparini
Morto sul colpo in un incidente, via Molinetto di Borso sotto accusa

BORSO DEL GRAPPA (TREVISO) - «Quella strada è pericolosa, bisogna installare un autovelox». È l'appello dei residenti di via Molinetto all'indomani dell'incidente costato la vita sabato sera a Sergio Bresolin, 72 anni. «Abbiamo perso una grande persona, e un grande amico» non nasconde la commozione il sindaco Flavio Dall'Agnol. Dalle prime ricostruzioni, sembra che Bresolin, a bordo della sua Opel Meriva, si stesse immettendo in via Molinetto, a Borso del Grappa, a due passi da casa. Erano circa le 21.30 di sabato sera. Nel compiere la manovra, forse per un attimo di distrazione oppure per un improvviso malore, non si sarebbe accorto che stava sopraggiungendo una Bmw Serie 3. Il pensionato è stato centrato in pieno dall'auto condotta da un 21enne, residente a Possagno, che viaggiava con a fianco una coetanea di Feltre. L'impatto è stato violento: l'auto dell'anziano è stata centrata nel fianco sinistro, la portiera sfondata e Bresolin è rimasto schiacciato. All'intervento del Suem 118 per lui non c'era già più nulla da fare. Il pensionato è morto sul colpo. Mentre sull'asfalto sono rimasti in segni di frenata della Bmw. Inutile tentativo di evitare l'impatto. I due giovani sono usciti dall'auto illesi. Il conducente, sottoposto ad alcoltest, è risultato negativo.

Le indagini

Sull'incidente la Procura aprirà un fascicolo per omicidio stradale e oggi probabilmente rilascerà il nulla osta alla sepoltura. La data del funerale di Sergio Bresolin verrà decisa soltanto successivamente. Distrutti dal dolore i due fratelli di Sergio, Alberto 61 anni e Giuliana 67 anni. Alberto lo ricorda così: «Era una persona speciale, un secondo padre per i miei figli. A Natale oppure per i loro compleanni ai regali accompagnava sempre una poesia. Era un amante del bello, della letteratura, dell'arte. E trasmetteva queste sue passioni anche ai nipoti. Da giovane aveva studiato per diventare professore, come nostro padre. Poi, però, aveva preferito il lavoro vicino a casa all'Elba, ex De Longhi.

Ci mancherà». Appassionato sportivo, era presidente del gruppo sportivo alpini. Era un marciatore convinto ma un incidente al ginocchio e la successiva operazione gli avevano impedito la partecipazione attiva alle varie corse campestri del circondario. La passione però era rimasta quella di sempre e, così, organizzava gli eventi. Raccoglieva le prenotazioni e sistemava perfino la cartellonistica.

Le sue passioni

«Non era iscritto agli alpini però ha sempre operato nel settore sportivo collaborando con l'associazione alpini. Da un anno e mezzo aveva promosso e gestito il progetto Cammina cammina riservato a persone della terza età per scoprire le bellezze del territorio» ricorda il sindaco. Proprio da questo gruppo giungono tanti messaggi di cordoglio. «Caro Sergio conoscerti è stato un privilegio. Ci hai fatto fare delle splendide passeggiate sui sentieri di Semonzo, Santa Eulalia e Borso commentando ogni percorso grazie alla tua grande conoscenza dei luoghi ancora integri, come una volta. Ci mancheranno i tuoi aneddoti e la tua simpatia» dice Maurizio per tutti. E il sindaco conclude: «Lavorava in silenzio per la comunità di Borso e noi lo ricordiamo e lo ricorderemo sempre. È il nostro modo epr dirgli grazie».

 

Ultimo aggiornamento: 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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