Morto il ristoratore Rino Filippetto. Il papà si sente male e muore: il figlio tenta di rianimarlo guidato al telefono dal 118

Sabato 17 Agosto 2019
Morto il ristoratore Rino Filippetto. Il papà si sente male e muore: il figlio tenta di rianimarlo guidato al telefono dal 188
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CASTELFRANCO (TREVISO) - Da Irene perde una delle sue colonne portanti. Si è spento improvvisamente Rino Filippetto, 66 anni, titolare insieme alla moglie Irene dell'omonimo noto ristorante con specialità pesce di Salvatronda ed ex magazziniere della Berco spa, azienda metalmeccanica castellana. A tentare di rianimarlo guidato al telefono dai sanitari del Suem 118, il figlio Enrico ma per Rino non c'è stato niente da fare, è spirato mercoledì intorno alle 17.30 a causa di un arresto cardiaco. «Era partito da Castelfranco per andare a trovare il fratello a Villanova d'Istrana e stava benissimo» ricorda Enrico. Una volta arrivato è stato colto da un malore e si è accasciato a terra sulla porta d'ingresso della casa del fratello. Chi gli ha aperto, vedendo che non stava bene, è  corsa ad avvisare Enrico, residente nei pressi della casa dello zio. «Ho chiamato i soccorsi e, guidati da loro al telefono ho cercato di fare le prime manovre salvavita a mio papà» afferma. Manovre che poi i sanitari hanno continuato a fare anche mentre trasportavano Rino in ambulanza, ma dopo diversi tentativi non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
«Era una persona solare, amico di tutti lo ricorda il figlio Era più che buono, c'era sempre e comunque. Quando avevamo bisogno di qualcosa lui c'era». Da una decina di anni era andato in pensione e il timone del ristorante Da Irene era passato ai figli Enrico nel ruolo di gestore e Barbara come cuoca, insieme alla mamma Irene. Ma Rino era sempre presente per il suo ristorante donando una parola di sostegno alla sua famiglia e accogliendo i clienti con il sorriso che non mancava mai.
LA VITALa carriera di Rino nel mondo della ristorazione è iniziata nei primi anni 80 quando insieme a Irene ha aperto a Villanova d'Istrana, l'osteria da Cavasin che all'epoca era tra le prime ad accompagnare, nel fine settimana, cicchetti di pesce a vini prestigiosi. Adiacente al ristorante c'era anche un piccolo bocciodromo che attirava persone da tutto il territorio. Ed è stata proprio la formula vincente e l'innovazione del pesce come cicchetto che ha fatto sognare più in grande i due coniugi che nel 1999 si sono trasferiti a Castelfranco e, nella frazione di Salvatronda hanno aperto Da Irene. Ma, il sogno di Da Irene non si era ancora concluso e proprio a febbraio sarebbe stato inaugurato un altro ristorante della famiglia Filippetto, sempre a Salvatronda con specialità pesce.
«Dopo vent'anni dall'inaugurazione di Da Irene, a gennaio del 2019, abbiamo pensato di fare un altro passo e abbiamo acquistato un ristorante sempre a Salvatronda. Papà ci teneva molto, eravamo pronti a partire con una nuova avventura», afferma Enrico. Oltre ad essere un titolare stimato e un papà sempre presente, Rino era anche un nonno affettuoso che, nelle ore di punta del ristorante portava i propri nipoti di 6 e 13 anni, figli di Barbara, a trascorrere mezze giornate a cavallo tra il ranch dietro casa loro a Castelfranco e un orto che aveva iniziato a coltivare dopo il pensionamento a Villanova d'Istrana. Con i nipotini condivideva anche l'altra sua grande passione, quella per il calcio. Rino, grande tifoso della Juventus aveva portato gli adorati nipoti allo stadio. «I nipoti erano molto affezionati al nonno, trascorrevano tanto tempo insieme» afferma Enrico. L'ultimo saluto a Rino sarà dato oggi alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Salvatronda, poi riposerà nel cimitero di Villanova d'Istrana.
Lucia Russo 
Ultimo aggiornamento: 13:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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