Morto nel cantiere a soli 23 anni, domani si apre il processo Battistetti. Sit in fuori dal tribunale di Treviso, Cisl parte civile

Presente invece una delegazione del Partito Democratico.

Mercoledì 25 Gennaio 2023 di Redazione web
Morto nel cantiere, al via il processo Battistetti, sit in fuori dal tribunale di Treviso

TREVISO - Domani mattina, 26 gennaio, si terrà la prima udienza del processo per la morte di Mattia Battistetti, deceduto il 29 aprile del 2021 a seguito di un incidente sul lavoro. Il giovane operaio di 23 anni è stato travolto da un carico di impalcature di metallo nel cantiere dove stava lavorando a Montebelluna. Alle 9, fuori dal Tribunale di Treviso è stato indetto un sit in con la presenza della famiglia di Mattia. E Cisl si costituisce parte civile senza però aderire alla manifestazione. 

La motivazione

«Siamo stati convinti fin dal primo momento che fosse necessario un segnale forte al mondo del lavoro, alla comunità e alle imprese, per questo ci costituiamo parte civile nel processo per la morte di Mattia Battistetti. Dopo lunga riflessione e non senza fatica abbiamo scelto di non essere in piazza giovedì 26, perché riteniamo che la magistratura debba poter giudicare con indispensabile obiettività e con il necessario rigore processuale», spiega il segretario generale della Cisl Belluno Treviso, Massimiliano Paglini. La Cisl sarà assistita dall’avvocato Maurizio Sbaiz dello studio legale associato Melchiori-Sbaiz e chiederà un risarcimento di 20mila euro. «È volontà della Cisl Belluno Treviso costituirsi parte civile in tutti i procedimenti giudiziari che dovranno processare i presunti colpevoli di tutti gli infortuni mortali sul territorio di Treviso - spiega Paglini - Tutti i morti sul lavoro sono un Mattia Battistetti! Pensiamo che il modo migliore per onorare la memoria di questo ragazzo sia quello di un impegno ancora maggiore in tutti i luoghi di lavoro attraverso i nostri delegati, operatori, Rsu, Rsa e, soprattutto, attraverso i nostri Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, impegnati quotidianamente a lottare per far applicare alle imprese e ai datori di lavoro le norme di sicurezza sul lavoro previste dalla legislazione e a vigilare costantemente sul loro rispetto».

Il nodo della sicurezza

«Da sempre - conclude il segretario generale della Cisl Belluno Treviso - combattiamo una battaglia silenziosa che ha portato a dotare questo Paese di una regolamentazione d’avanguardia e di un sistema di norme e di strumenti contrattuali e bilaterali unici al mondo, indispensabili per contrastare morti e infortuni sul lavoro, che rappresentano ancor oggi una piaga di inciviltà.

Tutti assieme dobbiamo agire perché questi strumenti trovino piena applicazione, la via maestra per fermare la strage sul lavoro».

La posizione del Partito Democratico

Sarà invece presente una delegazione del Partito Democratico. «Fin dall’inizio di questa tragedia, il pd è stato vicino alla famiglia di Mattia – dichiara Giovanni Zorzi, segretario provinciale –. Per noi era quindi doveroso accogliere l’appello lanciato dalla madre. Saremo presenti al presidio per testimoniare che l’impegno per la sicurezza sul lavoro va portato avanti con determinazione ogni giorno e ovunque, non solo nei cantieri e nelle fabbriche».

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Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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