Giovanni vinto dal male come la sorella: in un anno e mezzo famiglia distrutta

Mercoledì 23 Giugno 2021
Giovanni con la sorella Roberta

MOGLIANO - È morto sabato notte, 19 giugno, per una lunga malattia incurabile, Giovanni Tegon, 55 anni, figlio di Corrado, che è stato sindaco di Mogliano tra il 1985 e il 1990. La famiglia è distrutta, il male aveva già colpito i Tegon, il 29 marzo di appena un anno e mezzo fa anche la sorella Roberta era venuta a mancare a 52 anni, anche lei dopo la stessa malattia del fratello.

IL DOLORE
«E' una tragedia commenta Corrado Tegon tra le lacrime mio figlio era un ragazzo pieno di valori, ma tre di questi li conoscevano tutti: generosità, amicizia e famiglia».
Era generoso Giovanni Tegon, sapeva costruire e coltivare amicizie profonde e durature, un valore che lo ha distinto, era apprezzato da tutti quelli che lo hanno conosciuto. Il papà ricorda commosso quando fin dagli inizi degli studi la sua generosità si distinse, quando alle scuole medie si prese cura di un bambino con problemi familiari aiutandolo nei momenti difficili che gli rimase amico per la vita.
E' stato anche un poliziotto, entrato nelle forze dell'ordine dopo un concorso e poi congedatosi, fu assunto dopo un anno come poliziotto privato a gestire la sicurezza nelle Assicurazioni Generali.
Si è laureato lavorando distinguendosi per capacità fino a raggiungere un prestigioso incarico professionale. «E' sempre stato molto legato a sua moglie Orietta che è stata la donna della sua vita continua il papà Corrado - nella buona e nella cattiva sorte.

Quello che ha fatto Orietta con il suo amore e la sua sensibilità, durante la lunga malattia, noi genitori non lo dimenticheremo mai». Una sua frase compare anche nel necrologio affisso in vari punti della città La sabbia tra le nostre mani, l'acqua che ci rinfresca, la risacca che ci culla verso l'infinito. Quello che deve essere sia. Sempre e per sempre.

LA FAMIGLIA
In famiglia aveva un rapporto bellissimo e protettivo con sua sorella Roberta, si parlavano moltissimo. Ma anche con i genitori, diceva spesso di voler ricambiare quello che avevano fatto per lui. Voleva passare ancora tanti anni insieme ai suoi cari, a pranzare sotto il portico.
«Spesso ci diceva che dopo la guarigione avremmo finalmente avuto tutto il tempo per visitare le più belle città d'Italia continua il papà - Gianni, un amico delle scuole superiori, non lo ha lasciato un attimo durante il corso della sua difficile malattia, così come Elisa, che lo ha accompagnato durante l'operazione e ha continuato, assieme a Orietta, ad assisterlo fino alla fine».
Nel lungo periodo di sofferenza ha avuto sempre la famiglia vicino, gli è stato di sollievo l'amore dei parenti, degli zii, e dei suoi carissimi cugini che fino all'ultimo giorno non hanno smesso di aiutarlo e sostenerlo. «Molti sono gli amici che sono stati sempre vicini a Giovanni racconta il papà - un grande incoraggiamento e sollievo lo ha avuto da Patrizia, che lo considerava un fratello, e Nicola, come pure da tantissimi altri. Un grazie di cuore ai medici e alle infermiere conclude l'ex primo cittadino di Mogliano - lo hanno assistito e curato con amore».
Poi, l'addio straziante del padre: «Ciao Giovanni, un giorno non lontano, ci ritroveremo ancora tutti e quattro insieme».
Anche l'amministrazione comunale si unisce al dolore dell'ex sindaco perdere due figli a distanza di così poco tempo è una tragedia immensa commenta Davide Bortolato le mie condoglianze e quelle di tutta l'amministrazione comunale vanno a Corrado, abbraccio tutta la sua famiglia.
I funerali di Giovanni saranno celebrati oggi, mercoledì 23 giugno, alle 16.30 nel Duomo di S. Maria Assunta in centro a Mogliano.
 

Ultimo aggiornamento: 14:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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