Addio a Luigi Pasqualon, il padre del mercato: fondò la sezione locale di Confesercenti

Mercoledì 5 Ottobre 2022 di Mattia Zanardo
Luigi Pasqualon

TREVISO - E' stato uno dei padri della versione moderna del mercato di Treviso, in piazza del Grano e in piazzale Burchiellati. E c'è la sua firma dietro i regolamenti per le vendite in sede pubblica ancora in vigore in molti altri comuni della Marca, e non solo. «Se l'ha visionato Pasqualon, allora siamo a posto: verrà approvato senza problemi», era il commento più frequente negli assessorati e negli uffici tecnici dei municipi. Perché Luigi Pasqualon era un'autorità in materia di commercio ambulante, oltre che il decano della categoria trevigiana.

Si è spento ieri mattina, a poco più di due mesi dal 93esimo compleanno: era nato il 22 dicembre 1929, nei pressi della Cae de Oro, cuore popolare del capoluogo (in seguito aveva continuato a vivere in città, da ultimo nel quartiere di Santa Maria del Sile).

CHI ERA
Il padre faceva l'ambulante di pelletterie e lui stesso aveva proseguito nell'attività, sia nei mercati settimanali della zona, sia in una struttura fissa vicino a piazzetta Monte di Pietà, in pieno centro cittadino, gestita fino ad una trentina di anni fa. Dal genitore aveva ereditato anche la passione per rappresentare e tutelare i colleghi. Alla professione aveva così da sempre affiancato l'impegno sindacale: dapprima in seno alla vecchia Anvad (Associazione nazionale venditori ambulanti e dettaglianti) e poi costituendo, a metà degli anni 70, l'organizzazione locale della Confersercenti, fondata a livello nazionale solo pochi anni prima, che al suo interno comprendeva l'Anva- Associazione nazionale venditori Ambulanti. Come segretario l'ha guidata fino ai primi Duemila. Insieme all'altrettanto storico direttore, Luigi Tempesta, prematuramente scomparso nel 2018, ha contribuito a formare generazioni di nuovi imprenditori del commercio, oltre a numerosi funzionari dell'associazione, e soprattutto era diventato un riferimento per l'intero settore, riconosciuto anche a livello veneto e italiano, pur mantenendo un occhio di riguardo e una sorta specializzazione nel campo di chi vende le proprie merci dai banchi nelle piazze e nelle vie delle città.

LE TANTE PASSIONI
Ma, oltre ad aver seguito anche la sigla dei benzinai (Faib), è stato promotore e organizzatore per lungo tempo del mercato dell'antiquariato di Borgo Cavour e della Befana in piazza Burchiellati dedicata ai più piccoli. Anche dopo essere andato in pensione e aver lasciato i ruoli operativi - era tuttora presidente onorario - aveva continuato ad essere partecipe della vita della sua Confesercenti e ad interessarsi delle problematiche del comparto, portando il suo contributo di competenza ed esperienza. «Fino a tre anni fa, prima della pandemia, continuava a collaborare passando regolarmente in sede - ricorda l'attuale direttore Gianni Taffarello - Il suo ufficio è ancora intatto, con le sue carte, la macchina da scrivere Olivetti. Probabilmente lo conserveremo così. Ci lascia un uomo, un grande signore e per noi di Confesercenti Treviso sicuramente un secondo padre. Ancor oggi era il nostro lasciapassare: quando andavamo a discutere di qualche provvedimento, in tantissimi Comuni, non solo qui nella Marca, ma anche nel Bellunese e in altri territori, per prima cosa ci chiedevano di lui. Da persona sensibile e generosa qual era, aveva saputo farsi apprezzare ovunque». Non a caso, ieri, quando nell'ambiente ha iniziato a diffondersi la notizia della scomparsa, in tantissimi hanno chiamato al centralino dell'associazione di via Santa Bona Vecchia per chiedere conferma, esprimere le proprie condoglianze, raccontare un aneddoto. Nei mesi scorsi aveva sofferto di qualche problema di salute, dal quale però sembrava essersi ripreso. Ieri invece l'aggravamento fatale. Gigi Pasqualon lascia la moglie Luciana e i figli Antonella, Paola, Tiziana e Fabio. Nelle prossime ore verranno stabiliti data e luogo dei funerali.

 

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