Morto Gregoletto, padre del prosecco e decano dei maestri vignaioli

Lunedì 18 Gennaio 2021 di Michele Miriade
Luigi Gregoletto

MIANE - Si è spento ieri all'età di 93 anni nella sua casa di Premaor Luigi Gregoletto, fondatore della cantina di famiglia nell'immediato dopoguerra.

Uno dei padri del Prosecco. Lascia la moglie Reginetta (che gestisce ancora l'unico negozio di alimentari di Premaor), i figli Giovanni, Antonella e Giuseppe e i nipoti Annachiara, Matilde, Giacomo, Tobia e Adele. Una vita trascorsa tra i vigneti e la cantina quella di Gregoletto, emblema dei viticoltori eroici, vecchia maniera, uno che ha sempre creduto nel rispetto della terra e del lavoro per avere adeguati frutti.


L'IMPEGNO
Ha creduto nel Prosecco, quello con il fondo, entusiasta dei suoi vini e dei vigneti nei territori di Premaor, Refrontolo e Rua di Feletto, nel cuore della vocata Dogc Conegliano Valdobbiadene, stimato dai colleghi per la sua costanza e salvaguardia della qualità. Gregoletto nel 2016 era stato premiato dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e preso come esempio dai tanti giovani per l'amore e il rispetto del territorio. Oltre all'attività lavorativa, condotta fino a pochi anni fa andando di persona a consegnare il vino ai ristoratori, Gregoletto era stato anche membro del Consorzio di tutela del Prosecco, presidente degli emigranti dal 1955 di Premaor tra l'altro riunendo annualmente le persone del paese in giro per l'Italia e nel mondo. È stato inoltre dal 1961 per una legislatura vicesindaco di Miane.


IL RICORDO
«Un grande vignaiolo che amava la terra e il suo lavoro svolto con passione, una persona straordinaria, un maestro e grande amico» lo ricorda il ristoratore Luigi (Gigetto) Bortolin. Eddy Furlan, ristoratore e già presidente nazionale dei Sommelier Ais: «È stato il maestro degli attuali produttori di Prosecco, ha creduto nel Prosecco con fondo che poi ha portato all'attuale realtà spumantistica della Docg, un esempio per il mondo delle bollicine e padre spirituale, unitamente al professo Tullio De Rosa, per molti produttori».
 

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