Morto il giostraio. Parla il ranger: «Non volevo uccidere ma difendermi»

Mercoledì 26 Aprile 2017
(da sinistra) Manuel Major, l'auto della rapina e Massimo Zen
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TREVISO - (a.belt) «Sono profondamente addolorato per la morte di Manuel Major, non avevo intenzione di uccidere, ma di difendermi». Tramite il suo legale, l'avvocato Daniele Panico, Massimo Zen, la guardia giurata che all'alba di sabato mattina ha ferito mortalmente con un colpo di pistola il 36enne mentre fuggiva in auto con due complici, si è detto affranto per il decesso del bandito. La posizione del vigilante padovano, a questo punto, si aggrava e non di poco visto che sarà automatica la modifica del capo d'imputazione nei suoi confronti, che passerà dal reato di tentato omicidio a quello di omicidio.

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«Lo riteniamo un atto dovuto - ha spiegato l'avvocato Panico - e purtroppo anche prevedibile viste le gravi condizioni in cui versava Major già dal primo giorno. Ma, sul fronte giudiziario, non muta la serenità del mio assistito: non aveva intenzione di uccidere nessuno ma voleva solo difendere la propria incolumità. Ed è convinto di aver agito nella legalità». Il vigilante, sabato pomeriggio, ha spiegato per filo e per segno cosa l'abbia spinto a esplodere ognuno dei tre colpi sparati con la sua Glock dopo aver tentato di fermare la Bmw dei banditi a Barcon ed essersi visto puntare un'arma addosso...
 

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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