Addio a Eugenio Mario Sinopoli, gioielliere e volto noto della tv

Domenica 27 Dicembre 2020 di Monica Andolfatto
Eugenio Mario Sinopoli, noto gioielliere, è venuto a mancare all'età di 61 anni

«Il papà no, non è morto di Covid, ma il virus ce lo ha strappato in maniera atroce perché da quando è stato ricoverato, lo scorso 30 ottobre, non lo abbiamo più visto.

Se n’è andato senza una carezza, senza sentirci fisicamente vicino, senza potergli dare un po’ di conforto. Nulla. Chiamavamo il reparto ogni giorno e qualche volta abbiamo potuto renderci conto delle sue condizioni grazie alle telefonate facetime che il personale sanitario riusciva a fare. La morte di una persona cara è sempre difficile da accettare e da affrontare, ma in questo modo lo è ancora di più, ti lascia un vuoto che non si colmerà, un dolore sordo che opprime». A parlare, con la voce incrinata dallo strazio, è il figlio Gianmaria, 27 anni, che dal padre ha ereditato, insieme al fratello minore Gianandrea la passione per i gioielli. Eugenio Mario Sinopoli, 61 anni, si è spento la vigilia di Natale nella terapia intensiva di Mirano: era stato trasferito dall’ospedale di Mestre, dove era giunto per coma diabetico. Veneziano d’origine, trevigiano di adozione, tanto da scegliere la Marca sia per il lavoro che per la residenza: titolare di una delle più rinomate oreficerie del centro di Mogliano, da tempo abitava a Casale.


VOLTO NOTO IN TV
Un volto noto quello di Sinopoli, che fra i primi intuì il potenziale delle televendite, puntando deciso, insieme alla moglie Giorgia, sul piccolo schermo per proporre l’acquisto di creazioni orafe anche importanti. Un cognome noto quello di Sinopoli, fratello del direttore d’orchestra e musicista famoso in tutto il mondo, Giuseppe, ancora compianto dal quel 2001 quando il cuore lo tradì a 54 anni mentre stava dirigendo l’Aida alla Deutsche Oper di Berlino. «Qualche mese fa aveva voluto aprire un altro negozio da affiancare a quello storico, sempre a Mogliano, - continua Gianmaria - e ce lo aveva affidato per la gestione. Non so cosa dire. Siamo disorientati, papà ci ha insegnato il valore della famiglia, l’amore per l’arte, per la musica. Aveva una forte personalità che gli ha permesso di lasciare una traccia importante. È come se avesse vissuto 20 vite in una. Da sempre commerciante in ambito orafo, negli anni ‘80 è stato anche direttore artistico del Casinò di San Remo, facendo il mecenate per molti artisti, anche locali, attraverso la promozione di una serie di mostre». Eugenio Sinopoli lascia anche la primogenita Irene.


FUNERALI A MARTELLAGO
I funerali si svolgeranno mercoledì prossimo, alle 10.30 a Martellago, e la salma verrà tumulata nel cimitero della stessa località, accanto a quelle dei genitori e dei 4 fratelli. Oltre a Giuseppe, Stefano, Daniele e Gabriele, quest’ultimo morto nel 2014 per i postumi del brutale pestaggio di cui fu vittima due anni prima in via Manin a Mestre, davanti casa: fu “punito” per aver suonato il clacson allo scopo di far spostare un gruppo di ragazzi che stazionava davanti a un pub in via Manin. «Ora siamo rimaste solo noi 5 sorelle, oltre ad Anna, Virginia, Cecilia, e Mariagrazia - afferma commossa Patrizia, ex direttrice amministrativa del policlinico San Marco, che con Eugenio ha anche collaborato - una grande famiglia la nostra, dalle grandi gioie e dalle grandi sofferenze».

Ultimo aggiornamento: 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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